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Smartwork: meno ufficio, più indipendenza

07/05/2014 08:21 - Aggiornamento 07/05/2014 09:36

In ufficio tutte le mattine, telelavoro, smartwork. Ecco l’evoluzione logistica della postazione di lavoro. Che cosa comporta una di queste scelte? Qual è migliore per il lavoratore e l’azienda? Il più vantaggioso per tutti è lo smartwok.

ufficio

L’angoscia di dover restare in ufficio anche quando il lavoro è terminato solo per raggiungere l’ora esatta per tibrare il cartellino e fuggire. Il dedalo burocratico e la richiesta spesso negata di avere una postazione di telelavoro è già “depistaggio”. Ai fini economici la prima ipotesi non è particolarmente “redditizia” nè per il datore di lavoro, nè per il dipendente. Quest’ultimo non vede l’ora di fuggire quando ha terminato i suoi impegni, pensando che “la vita è altrove” ed invece si sente vincolato ad uno spazio non per utilità ma per una  questione di ore, minuti, secondi. L’azienda si ritrova con i dipendenti che avendo terminato i propri compiti passano il tempo a vuoto… Il telelavoro, in Italia, non ha mai avuto successo. Troppo costoso allestire postazioni lavoro a casa dei singoli, alle aziende non è mai convenuto. I dipendenti, da parte loro, non si sono mai sentiti di lavorare sempre soli, senza nessun contatto con colleghi e la possibilità di scambiare idee e opinioni.

Lo smartwork, meglio “lavoro agile“, è una forma equa per entrambe le parti. Il lavoratore può scegliere se stare a casa o in ufficio. Scelta dettata in parte dagli impegni lavorativi, in parte dalle proprie esigenze. Gestire i propri compiti in base alla richiesta del “capo” e della propria vita (famiglia, casa, sport, natura, semplicemente Vita), sempre con la possibilità di andare in ufficio se si ha bisogno del contatto con i colleghi. L’azienda, da parte sua, ne avrebbe un guadagno in termini di spazi. Le persone non costantemente presenti in ufficio potrebbero avere spazi più piccoli in cui lavorare, ad esempio, ed il lavoro svolto con tempi e spazi scelti dai dipendenti  dovrebbe risultare migliore poichè meno “obbligato”.  “L’adozione di modelli di lavoro Smart può aumentare la produttività delle aziende per un valore di 27 miliardi di euro e ridurre i costi fissi di 9 miliardi di euro. Telelavoro e riduzione degli spostamenti possono far risparmiare 4 miliardi di euro ai lavoratori“, questo quanto riportato da un’indagine del Politecnico di Milano.

Naturalmente questo tipo di possibilità si ha solo per alcune figure in alcuni lavori. Di certo non per gli infermieri, professori, maestre, piloti (!). Inoltre andrebbero ben definiti alcuni punti: tutelare la sicurezza dei lavoratori anche a casa e provvedere all’assicurazione anche fuori dall’ufficio, inoltre capire qual è il tempo dedicato allo “straordinario“!

photo credit: Ray_from_LA via photopin cc | Cebete via photopin cc