“Siamo felici di annunciare che da oggi Spotify è disponibile anche in Italia! Diamo il benvenuto a tutti i nostri nuovi amici. Per provare il servizio basta cliccare: http://spoti.fi/11DbDRb…” Ma non succede nulla. Al suo primo giorno di attività il nuovo servizio in streaming per scaricare i brani musicali nel nostro paese è già offline. Si solleva la rete, tutti ne parlano, negativamente, è chiaro.
Il nuovo servizio che nei paesi del Nord Europa ha avuto talmente successo da superare il traffico di iTunes e fagocitare il download legale, e che tanto ha fatto attendere gli utenti italiani, si rivela un fallimento, e anche una delusione.
Sembra che molte canzoni non siano disponibili per l’Italia, come se molti artisti non dessero il consenso per il download, cliccando non succede nulla. Inoltre le lamentele riguardano i costi: per l’iPhone la versione “premium” ha una tantum di 10 euro al mese, stesso dicasi per accedere da tablet e smartphone.
Sembra inoltre che la versione gratuita consenta soltanto dieci ore di ascolto al mese, con tanto di pubblicità che spunta fuori tra un brano e
l’altro.
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