

Secondo il pm Giancarla Serafini che ha chiesto il rinvio a giudizio per Azouz, l’uomo avrebbe “incolpato ingiustamente” Olindo e Rosa del reato di “autocalunnia pur sapendoli innocenti, avendo gli stessi ammesso la loro responsabilità in ordine ai fatti di omicidio ai danni” di quattro vittime “con dichiarazioni rese in sede di interrogatorio il 10 gennaio 2017 dinanzi al pubblico ministero della Procura di Como”.