Sembrerebbe essere in atto un colpo di Stato a Karthoum, in Sudan, dove dopo mesi di proteste il palazzo presidenziale di Omar al Bashir è stato circondato, questa mattina, giovedì 11 aprile 2019, dai militari. Gli stessi, hanno fatto sapere che a breve faranno un “importante annuncio” in radio. Le vicende seguono sei giorni di sit-in e, secondo fonti locali, alti esponenti del
governo sudanese sarebbero stati arrestati. Anche l’aeroporto sarebbe stato chiuso.
Sudan, i cori della gente: “Bashir è caduto”
I cori della gente per strada inneggiano: “Bashir è caduto, ce l’abbiamo fatta”, mentre su Twitter, Al Arabiya scrive che lo stesso Al Bashir, presidente 75enne del Sudan dal 1989, si è dimesso. Le testimonianze riportate da Reuters parlano di veicoli militari che hanno preso il controllo delle strade chiave e dei ponti di Karthoum. La situazione si trascina dallo scorso dicembre quando migliaia di persone – dopo aver passato mesi in fila per chiedere pane, gas e soldi – hanno iniziato a protestare e a dire basta al regime autoritario del presidente, senza più fermarsi.
Sudan, tutti in massa accampati
Gli organizzatori del movimento di protesta – ovvero l’Associazione dei professionisti sudanesi – hanno esortato tutti gli abitanti di Khartoum ad accorrere in massa davanti al quartier generale dell’esercito e migliaia di manifestanti si sono accampati. “Chiediamo al nostro popolo di tutta la capitale e della regione circostante di recarsi immediatamente nell’area del sit-in e di non andarsene da lì fino alla nostra prossima comunicazione” – ha affermato l’Associazione, fondata 7 anni fa da circa 200 docenti universitari a sostegno di imprenditori e professionisti.
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