Susanna Camusso sostiene che “Non è un piano irrealistico, o sovietico, come ci accusano, e sarà molto faticoso, certo, ma non siamo qui a dispensare illusioni. Le risorse si possono trovare. Basta la volontà politica per introdurre una patrimoniale vera”. Una scelta netta della Cgil, che per ora neanche il PD, partito di riferimento di gran parte della Cgil, si sente di proporre.
“La parola tasse – ha detto Camusso – sembra far paura, ma noi non proponiamo nuove tasse, piuttosto una progressività vera, aleggerendo finalmente lavoratori e pensionati. Pensiamo che la patrimoniale serva a questo paese, serve discuterne e serve farne una vera. Anche se capiamo la difficoltà di parlarne in campagna elettorale”. Una patrimoniale sulle grandi ricchezze, è un’idea che da anni la Cgil porta avanti, per rimodulare, attraverso le aliquote o le detrazioni, l’imposizione che grava sui redditi medio-bassi.
“Noi riteniamo che si debbano abbassare le tasse per il lavoro, per le pensioni, e anche per le imprese – spiega la Camusso – però raccontiamo le cose come stanno: per due volte si è ridotto il cuneo fiscale, e per due volte ci hanno guadagnato solo le imprese. È arrivato il momento, adesso, di stabilire chi debba avere la priorità” .
Ancora, la Camusso ha ribadito altre due priorità che il prossimo governo dovrà affrontare: “La cancellazione dell’articolo 8, che ancora Sacconi propaganda come libertà di contrattazione, e che invece non è altro che la negazione del diritto di essere tutelati dai contratti e dalle leggi, grazie a un meccanismo perverso di deroghe”. E, ugualmente, la cancellazione dell’articolo 9, che come l’art. 8, appartiene all’ultima finanziaria targata Berlusconi, “perché è incivile, in quanto crea dei ghetti per disabili nei posti di lavoro”.
La Cgil vuole riportare al centro la contrattazione, e non solo nel pubblico impiego. ma anche per quanto riguarda il lavoro precario, e qui parla a tutti quelli che propongono un salario minimo definito dalla legge, come lo stesso PD e il segretario Fiom Maurizio Landini. “Io credo che il contratto debba restare una priorità centrale, e tanto sarà più forte se include tutti – dice la Camusso – Se tanti precari non lo vedono come punto di riferimento, sta a noi batterci perché possano finalmente vederlo come qualcosa che riguarda anche loro, oltre che il diritto allo sciopero, e la possibilità di elaborare una piattaforma”.
Ancora, la Cgil chiede una legge sulla rappresentanza sindacale: “Perché poter votare nei posti di lavoro è diritto di cittadinanza e di democrazia”. Sulla questione del Monte dei Paschi di Siena, che ha visto il Pd sotto il fuoco incrociato di tutti gli altri partiti, la Camusso afferma che la Cgil ha una sua idea “sulla trasparenza e il sistema di governance delle banche, che sono purtroppo ancora piene di derivati e titoli tossici”.