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Tanina uccisa dal personal trainer: delitto premeditato? Inquietante particolare inedito

25/10/2018 10:36 - Aggiornamento 25/10/2018 10:52

Fiumicino, Tanina Momilia uccisa dal personal trainer: dalle ultime indiscrezioni emerse sul caso, pare che vi siano ancora molti aspetti oscuri di questa vicenda omicidiaria. Sarebbe infatti più che plausibile l’ipotesi che il killer reo confesso, Andrea De Filippis, non abbia agito da solo. La 39enne, sposata e madre di due figli, è stata barbaramente assassinata domenica 7 ottobre e ritrovata cadavere l’indomani, nell’acqua di un canale di scarico in via Castagnevizza a Fiumicino. Per tutta una giornata, dopo la sua morte, è rimasta chiusa in un bagagliaio: il suo assassino, 56enne ex poliziotto e istruttore di karate presso la palestra frequentata dalla vittima, ha trascorso la giornata come se niente fosse. Ha avuto anche modo di acquistare un regalo per un amico e andare a casa sua per festeggiare il compleanno; in nottata si è disfatto del cadavere. Nelle ore precedenti aveva anche gettato via la borsetta di Tanina e distrutto il suo telefono cellulare.

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Andrea De Filippis, il personal trainer che ha confessato di averla assassinata con un manubrio della palestra, le ha fracassato il cranio poi per accelerarne la morte l’ha soffocata mettendole un sacchetto di plastica in testa. A rendere noti i dettagli della sua ricostruzione, ieri sera, Chi l’ha Visto?: “Tanina mi ha aggredito dicendo che voleva stare con me a tutti i costi, che non le importava del marito. Io le ho detto che non potevo darle quello che volevo e allora mi ha minacciato dicendo che mi avrebbe rovinato e avrebbe raccontato della nostra relazione… ho provato in tutti i modi ad allontanarla da me”. Versione dei fatti che però non convincerebbe gli inquirenti.

Ci sono infatti ancora molti i dubbi. I legali della famiglia di Tanina dichiarano di non trovare plausibile che l’uomo fosse da solo, sospettano che abbia avuto un complice. A Chi l’ha visto? è emerso un dettaglio molo importante: le telecamere di sorveglianza pare fossero state disattivate quel giorno e non dal proprietario del centro sportivo, una circostanza che lascerebbe presumere un delitto premeditato e non certo d’impeto. De Filippis aveva pianificato l’omicidio di Tanina? Inoltre, il marito della vittima ha raccontato di pensare spesso a una frase pronunciata da Tanina prima della sua morte: “Presto ti faccio smettere di lavorare”. Cosa intendeva la donna? Un testimone avrebbe inoltre raccontato ai carabinieri: “Ho visto due persone e un’auto con doppi fari”. C’era una seconda persona sulla scena del crimine quella maledetta domenica? Gli inquirenti stanno cercando di dare una risposta a questo ed altri interrogativi. Vanno intanto avanti le indagini dei Ris su quanto repertato in palestra, al fine di chiarire meglio la dinamica di quanto accaduto e comparare la ricostruzione degli inquirenti con quella del reo confesso.

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