Il Parlamento europeo ha approvato l’abolizione delle tariffe supplementari sulle chiamate internazionali. Entro il dicembre 2015 potrebbero essere azzerate le stangate sui servizi telefonici mobili, se l’utente si trova all’estero in un Paese dell’Unione diverso dal proprio (roaming). Questa riforma non piace agli operatori di telefonia mobile in Europa e visto che è necessaria l’approvazione degli stati membri, il testo approvato dal Parlamento potrebbe non vedere mai la luce. C’è da scommettere che sul Consiglio Ue le pressioni saranno notevoli.
Molti osservatori temevano che il testo della riforma potesse introdurre il pagamento di tariffe per l’utilizzo di servizi via internet, sempre più diffusi tra gli utenti, come la telefonia via web. Il timore era che si potesse pagare la telefonia per esempio tramite Skype o per scaricare legalmente tramite Spotify. Invece gli europarlamentari hanno deciso per la protezione di internet, come spazio libero no soggetto all’introduzione di tariffe.
La riforma, inoltre prevede un coordinamento a livello europeo per l’attribuzione delle licenze per lo spettro radio, dal quale passano i servizi di telefonia e internet mobile e non ultima la Tv. È lasciato alla discrezione degli Stati membri il potere di scegliere a quale servizio attribuire le frequenze. La commissaria europea Kroes ha espresso l’auspicio che il Consiglio Ue possa approvare al più presto l’attesa riforma, ancor prima di fine ottobre quando scade il mandato dell’attuale Commissione.