La conferma arriva da una recente intervista rilasciata a Usa Today da Stacey Allaster, chief executive della Wto. L’obiettivo sarebbe quello di “educare le nuove generazioni di tenniste”.
Già da lungo tempo battute, smash, dritti e rovesci “gridati” in campo sono al centro delle critiche di pubblico (o parte dello stesso), mezzi di comunicazione e…colleghi. Nel 2008 l’ex numero 1 del ranking maschile, Boris Becker, non le mandò a dire: “Quando vedo Maria Sharapova o Serena Williams non riesco a capirle” – tuonò il tedesco. “ C’è qualcosa di sessuale ed uno finisce per pensare che non è sano perché si rovinano le corde vocali. Bisogna vietare le urla”.
Aspettando di capire se le intenzioni dei vertici del tennis si tradurranno in regola effettiva (con tanto di sanzioni), ecco pronti gli strumenti per controllare se qualche tennista eccede con i decibell. Per evitare il frastuono saranno probabilmente sistemati sui campi alcuni sensori in grado di rilevare la rumorosità prodotta. Qualcuno li ha già ribattezzati i “grugnometri”. Le tenniste urlatrici – la bellissima e bravissima Sharapova in testa (con urla da 100 decibell) – sono avvisate. Dovranno rispettare il silenzio e trovare, giocoforza, altri modi per caricarsi.