Le scosse di assestamento continuano a scuotere la terra in Nepal, devastato da un terremoto di immani proporzioni. Agghiaccianti i numeri di questa tragedia: i morti sono 2.500, i feriti oltre 6mila, e il sistema ospedaliero già al collasso. Difficile fare un bilancio preciso di questo disastro, anche perché il sistema delle telecomunicazioni è stato gravemente danneggiato dalle scosse. Il bilancio, tragicamente ancora provvisorio, al momento è di 6 milioni e 600mila persone colpite.
Le squadre di soccorso si sono attivate anche dagli Stati Uniti e dall’Unione europea, benché sia difficile raggiungere il territorio interessato dalle scosse in quanto a Kathmandu l’aeroporto funziona a singhiozzo. Sarebbero 200 i dispersi nelle montagne, tra cui 4 speleologi italiani del Soccorso alpino di cui non si hanno più notizie da circa mezz’ora prima del sisma. Erano in spedizione nel villaggio di Langtang, travolto da una valanga, e da quel momento non danno notizia di sé, lo conferma all’Ansa il fratello di uno di loro, Giuseppe Antonini di Ancona.
Buone notizie, invece, per Daniel e Elia Lituani, i due fratelli fiorentini dati per dispersi: “Ha telefonato la ragazza di mio figlio: stanno tutti bene”, lo ha confermato ai giornalisti davanti casa il loro papà, Marco Lituani.