La terra ha continuato a tremare per tutta la notte in centro Italia, nella zona Appenninica tra Marche, Umbria e Lazio, dove lo sciame sismico innescatosi dopo le tre violenti scosse registrate ieri sera 26 ottobre, dalle ore 19.11 in poi, ha gettato nel panico e nello sconforto gli abitanti dei borghi, resi inagibili dal sisma, di Castel Sant’Angelo sul Nera, Visso, Ussita e Preci.
Questi i comuni nell’epicentro delle due fortissime scosse di terremoto che hanno colpito la provincia di Macerata. Un anziano è morto di infarto a Tolentino e 8 le persone contuse lievemente a Fabriano. Fortunatamente il violento terremoto di ieri non ha fatto vittime, tuttavia ha provocato ingenti danni al patrimonio artistico delle aree interessate dalle scosse.
Terremoto oggi Macerata magnitudo 5.9: aggiornamenti in tempo reale
Notte insonne e di paura, quella appena trascorsa, per migliaia di persone che l’hanno vissuta in macchina per il timore dell’imminenza di nuove scosse. Sono infatti circa 60 le scosse che si sono susseguite durante tutta la nottata, una è stata registrata poco fa dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) a Macerata: la scossa ha avuto magnitudo 3.2 della scala Richter ed epicentro a 10 km di profondità.
#terremoto ML:3.2 2016-10-27 05:48:10 UTC Lat=43.01 Lon=13.12 Prof=10Km Zona=Macerata. https://t.co/P683xTKNqc
— INGVterremoti (@INGVterremoti) 27 ottobre 2016
“I miei tecnici mi dicono che il centro storico è in condizioni tali che potrebbe essere tutto inagibile” – ha dichiarato ai microfoni di TgCom 24 il sindaco di Visso, Giuliano Pazzaglini – “Non abbiamo avuto vittime e soltanto tre feriti lievi, ma i danni agli edifici sono molto pesanti. Molti hanno perso parte della facciata, è crollata una chiesa a Borgo Sant’Antonio e danni importanti ci sono stati nella frazione di Borgo San Giovanni”. I sismologi hanno inoltre confermato l’innescarsi di un sistema di faglie che sarebbe figlio del terremoto ad Amatrice del 24 agosto scorso.