Questa notte, 24 giugno 2019, è stata avvertita una forte scossa di terremoto in tutta la zona di Roma. La paura è stata ed è ancora tanta, infatti in moltissimi sono scesi in strada. In alcuni comuni le persone hanno scelto di non rientrare e di passare la notte nel palazzetto del paese.
La paura nella notte
Notte di paura per la nostra capitale. Poco prima di mezzanotte è stata avvertita una forte scossa di terremoto. L’epicentro è stato individuato a 3 km a nord-est di Colonna a una profondità di 9 km, nei pressi della capitale. La scossa di terremoto aveva una magnitudo di 3.6 ed è durata circa 40 secondi, detto così sembra poco ma quando ti trovi in quella situazione il tempo sembra non passare mai. Dopo la prima scossa ne è stata avvertita un’altra più lieve di 1.4. Gente in strada nel quadrante est della Capitale e tantissime chiamate al 112. In alcuni quartieri della periferia est gli abitanti spaventati sono scesi in strada. Squadre della Protezione civile regionale del Lazio e dei Comuni, in collegamento con la sala operativa regionale, hanno effettuato dei monitoraggi nei centri storici delle città dei Castelli romani e non sono stati segnalati crolli o danni a persone.
Il terremoto è stato avvertito chiaramente a Roma e nei comuni limitrofi. Al momento non sembrano esserci danni a cose o persone. Nonostante questo in molti sono scesi in strada terrorizzati. Il sindaco di Colonna Fausto Giuliani afferma: «Abbiamo messo a disposizione il nostro palazzetto dello Sport per tutte quelle persone che non vogliono rientrare perché hanno paura. La situazione è comunque sotto controllo e relativamente tranquilla». Gli abitanti del comune raccontano la loro esperienza: «Abbiamo sentito un boato, tremava tutto, questa notte restiamo tutti fuori». «Io a casa non ci torno. Tremava tutto, stasera non ci dormo», ha detto una bimba di 7 anni ai tecnici della Protezione civile.
leggi anche: Terremoto Usa, magnitudo 5.5 scuote la California: paura nella notte
La scossa di terremoto
La zona dei Colli Albani in cui è stato registrato il terremoto è a pericolosità sismica medio-alta. Si tratta di una zona famosa per i suoi vulcani, però non si erano mai rilevate scosse di magnitudo alta. Nella sala sismica dell’Ingv si sta ancora lavorando per raccogliere e analizzare i dati. Non è stato facile, infatti, localizzare inizialmente questo terremoto: «molti segnali erano discordanti perché il sistema automatico non aveva interpretato le tracce come appartenenti a due terremoti distinti». Di qui la localizzazione iniziale nella zona della Marsica. Al momento non si sono registrate repliche e si sta lavorando inoltre per comprendere la direzione in cui è avvenuta la rottura della faglia. Sicuramente al momento è chiaro che si è trattato di un terremoto di tipo tettonico, ossia non legato all’attività vulcanica ma al movimento distensivo tipico dei terremoti nell’Italia centrale.