IlGiornaleOFF ci racconta un inedito Tinto Brass, il controverso regista italiano dell’erotismo che, a 80 anni, svela un lato romantico che non conoscevamo. Intervistato al telefono da Sylos Labini, ripercorre con orgoglio la sua lunga e variegata carriera. E non ci sta a scinderla in due filoni, il primo della filmografia a contenuto politico – che va da L’Urlo a Salon Kitty a Io, Caligola – al secondo e preponderante a carattere erotico da La Chiave in poi, che lo ha reso celebre.
Concepisce la sua filmografia come un unicuum, l’espressione della sua filosofia di vita, del suo gusto estetico. Tinto Brass ha sempre parlato attraverso l’eros, lui, focoso regista sempre circondato da bellissime donne ha, con il nudo, rivendicato la sua anarchia, autenticità, schiettezza. Quando Labini gli domanda qual è la differenza tra pornografia ed erotismo, con naturalezza fa capire che la linea di demarcazione tar le due dimensioni è pressoché inesistente, sfumata. E commenta: “Con i miei film erotici procuro emozioni e non soltanto erezioni e lubrificazioni”. Rivisitando le fasi salienti della sua produzione, si sofferma su un film in particolare: “mi interessava girare L’Urlo, il film che più ho amato nella mia carriera, perché è proprio un documentario in presa diretta degli umori rivoluzionari del ’68, che ho respirato e registrato a Londra durante le riprese del film. Quello è il film che io ammiro e apprezzo di più” e rimarca come il suo nome sia conosciuto e apprezzato più all’estero che non in Italia, dove spesso è stato oggetto di critiche mosse da pregiudizi e falsi moralismi.
E poi tanta passione, carnalità e ambientazioni ‘boccaccesche’ nelle sue pellicole, che vertono tutte sulla – per dirla con un eufemismo – apoteosi del lato B. La vera chiave del suo successo. Ma, a 80 anni, trova anche spazio per l’amore: “L’amore assume un valore inestimabile, la cosa che più conta è rimanere nel ricordo di lei, di Caterina Varzi, la mia musa ermeneutica. Con Caterina ho condiviso la fase più difficile della mia vita e voglio averla al mio fianco fino alla fine dei miei giorni.”. Tinto ha messo la ‘testa a posto’, quindi. E si sposa.