La Tobin Tax, la tassa sulle transazioni finanziarie, nel corso dello scorso anno, era il Jolly da buttare sul tavolo dagli “esperti” di economia di tutti i partiti, tanto che il Governo Tecnico non ha mancato di aggiungerla alla ricca gamma di nuove imposte introdotte per “salvare l’Italia”.
L’imposta, pari al 0,12% del controvalore delle operazioni di giornata, è entrata in vigore il 1 marzo, e gli effetti, come si usa dire, non hanno tardato a farsi sentire.
Confrontando il volume totale delle contrattazioni tra i periodi 2 febbraio-20 febbraio, e i primi 15 giorni successivi all’introduzione della tassa, quindi dal 1 al 15 febbraio, c’è stato un crollo del volume totale delle transazioni, pari al 36%. Nello stesso periodo, le contrattazioni che avvengono in Borsa, sono diventate il 91,6% del totale delle transazioni finanziarie, contro il 72% del periodo precedente. Anche questo dato è importante, perchè il governo si aspettava invece che il 70% del gettito sarebbe arrivato proprio dai mercati non regolamentati.
E il 1 luglio la Tobin tax si applicherà anche ai titoli derivati…