“Adesso devi morire, sappiamo dove vivi tu e la tua famiglia”. Una lettera con minacce di morte è stata recapitata questa mattina alla sindaca di Torino, Chiara Appendino. La missiva anonima era indirizzata al domicilio della prima cittadina e conteneva oltre all’intimidazione una feroce critica all’operato del Movimento 5 Stelle nel capoluogo piemontese: “Bastarda cagna juventina, tu e quei pazzoidi e falliti 5 Stelle avete ucciso Torino”. Poi la minaccia di morte: “Adesso devi morire, sappiamo dove vivi tu e la tua famiglia, dormi molto preoccupata merda”. Il testo era scritto con un normografo, in perfetto stile “anni di piombo”.
“Questa è la lettera anonima che ho ricevuto questa mattina e per la quale ho appena sporto querela. Magari si tratta semplicemente di uno scherzo di cattivo gusto ma una cosa è certa: continuerò a svolgere con serenità il ruolo per il quale sono stata eletta”, ha scritto su Facebook Chiara Appendino, pubblicando una foto dell’inquietante missiva.
La reazione di Luigi Di Maio non si è fatta attendere. Il leader 5 Stelle ha condiviso il post della sindaca del capoluogo piemontese esprimendo massima solidarietà alla Appendino. Un clima di tensione, dunque, quello che vive la città piemontese. E i malumori sotto la mole sono più d’uno anche dentro alla vasta platea dei sostenitori del M5S. E non pare sia bastata, per fare un esempio concreto, la presa di posizione della sindaca sulla questione Tav tanto cara a molti pentastellati. «Un sindaco non entra nel merito di manifestazioni che vengono organizzate in assenso o dissenso ed è legittimo che qualcuno manifesti una propria preoccupazione o battaglia politica, ma dal mio punto di vista ritengo che l’alta velocità Torino-Lione non sia una priorità per il Paese» aveva detto ieri a margine della commemorazione dei defunti a Torino.
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