Cosa hanno in comune un metalmeccanico italo-argentino 28enne che gioca a calcio in una squadra di paese e una casalinga 47enne della piccola frazione di Santandrà (Treviso), madre di tre figli e direttrice del coro parrocchiale? Niente. A parte un giorno in cui Federico Andrès Lorenzatti, il bisteccone in questione, dovrà gironzolare nella casa di Mariagiovanna, la casalinga che lo ha vinto. Sì, vinto, perché la catena di negozi Il Tulipano ha messo in palio con un concorso una giornata in compagnia di Federico, indicato come “l’uomo ideale”.
Il gioco aveva due sponde. La prima era quella rivolta alle utenti dell’attività commerciale (che vende in particolare detersivi e cosmetici): partecipando al concorso era possibile vincere un uomo ideale che si sarebbe occupato per un giorno di fare i lavori di casa e la sera portare la fortunata vincitrice al ristorante o a teatro. Ma soprattutto il belloccio, al suo arrivo, avrebbe recapitato alla fortunata consumatrice (di detersivi, ben inteso) un buono di un migliaio di euro nei negozi de Il Tulipano. La seconda sponda del concorso invece riguardava gli uomini: infatti il paggio ideale non è stato scelto dalla direzione dei negozi, ma tramite un concorso via internet a cui potevano partecipare tutti gli interessati. Ho dato un’occhiata alle facce degli altri concorrenti: a Mariagiovanna sarebbe potuta andare molto peggio.
Detto questo, se in Italia ci fossero le pari opportunità le cose sarebbero andate diversamente. La casalinga avrebbe comunque vinto il suo calciatore, ma un concorso simile – a sessi invertiti – si sarebbe svolto anche per tutti gli uomini che acquistano un pacchetto Sky per guardarsi la Serie A. A quel punto la tv a pagamento se la sarebbero fatta tutti, anche quelli che adesso le partite le piratano su internet. Purtroppo la parità dei sessi nella nostra penisola è ancora un miraggio.