Questa è una di quelle storie che lascia dentro solo tantissima rabbia e un senso di impotenza contro il quale non si può fare nulla. La tragedia arriva dall’ospedale di Mirano, a Santa Maria di Sala. Doveva essere una normalissima gravidanza, la bimba in quei canonici nove mesi avrebbe sviluppato braccia e gambe, ossa e tendini, poi i polmoni, il fegato e infine il cuore, grandissimo, come quello di sua madre Elena.
Elena era una donna giovane, 36 anni e una vita intera ancora da vivere, ma il male purtroppo non le ha lasciato scampo. È successo tutto all’improvviso, da una normale ecografia. Nelle prime settimane, i medici fanno il classico controllo di routine per vedere se la bimba crescerà forte e sana, ma durante l’osservazione qualcosa non li convince. A Elena riscontrano un grave tumore che ha già coinvolto l’utero e non è possibile operare. Nonostante i medici le avessero detto che non sarebbe sopravvissuta, lei ha comunque preso la sua decisione, un gesto coraggioso , il significato dell’amore materno.
Voleva che la sua bimba nascesse e per questo si era impegnata al massimo delle sue possibilità. “Quando andava a fare le ecografie e vedeva la piccola muoversi continuava a dire ai medici Come faccio a uccidere questa creatura. No, la mia bambina deve vivere“. Elena è andata fino in fondo e, finalmente, undici mesi fa è nata Maria Vittoria, perfettamente sana. Purtroppo però, la sua mamma non ce l’ha fatta ed è deceduta lo scorso sabato all’ospedale di Mirano.