Grazie alla scoperta di un team di ricerca dell’Ospedale Pascale di Napoli, è stato possibile sviluppare un nuovo farmaco capace di far regredire il tumore ovarico anche nel lungo periodo e dopo la necessaria cura chemioterapica. Il farmaco si chiama Olaparib e gli studi sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Lancet Oncology.
Come ha spiegato il dottor Sandro Pignata dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Napoli e coordinatore dello studio: “Si tratta di risultati straordinari che offrono una valida opzione terapeutica alle nostre pazienti; emerge ancora più forte l’esigenza di effettuare il test per la ricerca delle mutazioni di BRCA in tutte le pazienti con carcinoma ovarico, non solo per selezionare quelle che beneficiano dal trattamento con Olaparib, ma anche per screenare le famiglie nelle quali queste mutazioni sono trasmesse ereditariamente, per riconoscere precocemente le donne a rischio di sviluppare carcinomi ovarici e della mammella“.
Non è la prima volta che l’Istituto Pascale sale agli onori della cronaca grazie alle scoperte dei suoi ricercatori: anche per neoplasie che colpiscono il fegato e il seno, l’ospedale è sempre risultato all’avanguardia in questo campo di ricerca. Proprio in questo ultimo periodo, infatti, sono state annunciate due nuove sperimentazioni basate su vaccini contro i tumori del seno e del fegato.