In Turchia, ormai, si è a un passo dalla dittatura. Il Colpo di Stato mancato della scorsa estate è stata l’ultima goccia che ha fatto traboccare un vaso già di per sé stracolmo. Erdogan non fa più sconti a nessuno. E se c’è qualcuno che gli manca di rispetto lui passa immediatamente all’attacco: carcere. Ne sa qualcosa anche un cuoco, Senol Buran, colpevole di aver affermato il 24 dicembre che a Erdogan, capo di Stato della Turchia, non: “Servirei neanche un tè.”
—> ERDOGAN E LA FURIA TURCA
Senol Buran è il cuoco del quotidiano d’opposizione, Cumhuriyet, ripetutamente finito nel mirino delle autorità, da ultimo con l’arresto la scorsa settimana di 10 reporter. Il cuoco della mensa del quotidiano è stato arrestato il 24 dicembre per oltraggio ed è ancora sotto custodia.
Il ‘crimine’ è stato commesso da Buran mentre stava andando a lavorare il giorno della vigilia di Natale. Dopo essersi trovato la strada sbarrata dalla sicurezza perché il presidente turco stava tenendo un discorso Buran si è sfogato con un agente di polizia: “Non servirei neanche una tazza di tè a quell’uomo”. Il quotidiano ha provato a prendere le sue difese ma non ha ottenuto nulla.