Lo scandalo della corruzione in Turchia sta impensierendo il Premier Erdogan: 3 suoi ministri, quelli dell’Interno, Economia ed Ambiente si sono dimessi dopo che i rispettivi figli sono finiti in carcere per una “Tangentopoli” legata a delle licenze edilizie in zone urbane che ha portato all’arresto di oltre 50 persone. Il responsabile dell’Ambiente Erdogan Bayraktar, ha invitato il Primo Ministro a lasciare per il bene del Paese.
L’ex responsabile dell’Economia Zafer Caglayan, il primo oggi ad annunciare il suo addio, ha lasciato il posto perché si faccia piena luce su questa inqualificabile situazione che coinvolge il Paese e la stessa cosa l’ha fatta il collega degli Interni Muammer Guler. Una gran brutta storia per il Premier a tre mesi dalle elezioni amministrative di marzo. Erdogan, sempre più in difficoltà per lo scandalo è tornato a ribadire e denunciare, nei giorni scorsi, un complotto internazionale.
Decine di dirigenti della pubblica sicurezza sono stati rimossi, nei giorni scorsi, compreso il capo della polizia di Istanbul. Un’operazione questa che era stata architettata dal ministro dell’Interno Guler, il cui figlio è in carcere da martedì con i figli degli ex titolari dell’Economia, dell’Ambiente e della Pianificazione Urbana. All’orizzonte si prospettano danni irreparabili per Erdogan e il suo partito Akp, per quell’uomo arrivato al governo denunciando i corrotti “laici” al potere fino al 2002 e presentandosi come il campione di una politica pulita.