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Turiste uccise in Marocco, un 25enne confessa: «Una l’ho decapitata io. Ne sono pentito!»

01/06/2019 10:01 - Aggiornamento 01/06/2019 10:05

Potrebbero presto avere giustizia Louisa Vesterager Jespersen, 24 anni, danese, e Maren Ueland, 28 anni, norvegese, le due turiste uccise in Marocco il 17 dicembre scorso. Il processo aperto il 2 maggio, che ha visto l’ennesimo rinvio, il terzo, al 13 giugno 2019, ora pare sia arrivato ad una svolta: il presunto capo di una cellula jihadista ha ammesso in un tribunale nei pressi di Rabat di aver decapitato una delle giovani scandinave.

Turiste violentate e uccise in Marocco, un 25enne confessa e dice di essersi pentito

«Ho decapitato una di loro. Me ne pento!», ha dichiarato Abdessamad Ejjoud, un ambulante di 25 anni, davanti al tribunale di Salé assieme a Younes Ouaziyad, di 27 anni, e a Rachid Afatti (33). Tutti e tre sono accusati di omicidio premeditato, oltre che di terrorismo. Gli imputati alla sbarra però sono complessivamente 24: si tratta di 23 marocchini e di un uomo dalla doppia nazionalità (un 25enne ginevrino, binazionale ispano-svizzero), i quali dovranno rispondere dell’accusa di costituzione di gruppo terrorista. Secondo il procuratore Abdellatif Ouahbi la confessione di Abdessamad Ejjoud arriva in un momento delicato del processo che è in corso vicino a Rabat. Ovviamente non è ancora chiaro quale delle due vittime – se la 24enne Jespersen o la 28enne Ueland – sia stata decapitata dal giovane marocchino. Stando alle parole della Bbc tale dettaglio non è stato rivelato dal 25enne ambulante che si è detto pentito del gesto.

Turiste uccise in Marocco, il processo riprenderà il 13 giugno 2019

Vi ricordiamo che le due escursioniste straniere erano state trovate morte il 17 dicembre 2018 in una zona isolata nei pressi del Monte Toubkal, la cima più alta del Marocco, meta preferita di turisti e ideale per il trekking, sport praticato appunto dalle ragazze scandinave stuprate e decapitate. Il processo, come già annunciato, riprenderà il prossimo 13 giugno e ci si aspetta nuovi dettagli raccapriccianti. Alcuni degli imputati avevano girato un video con il loro giuramento di fedeltà allo Stato islamico, poco prima del ritrovamento dei corpi delle due giovani turiste, la cui fine tanto macabra aveva sconvolto tutta l’Europa.

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