Un ragazzo inglese di 28 anni, William Spiller, è stato condannato all’ergastolo in seguito all’allucinante ricostruzione che è emersa in sede di processo che lo vedeva imputato come omicida del padre. William ha ucciso il genitore 48enne in seguito all’ennesima lite legata a motivi economici; il padre – un tassista – gli avrebbe negato un prestito scatenando la rabbia del figlio.
Agghiacciante la dinamica postuma all’omicidio. Dopo aver accoltellato il padre a morte il giovane ne ha smembrato il cadavere riponendo in sacchetti di plastica i resti anatomici che gli sarebbero serviti e liberandosi del resto. Dopo aver pulito perfettamente l’appartamento William ha recuperato i resti conservati nei sacchetti al fine di usarli per costruirsi un mobile porta televisione.
Interrogato sulle motivazioni che l’hanno spinto a tanta efferatezza il 28enne ha asserito di essere stato molestato sessualmente dal padre all’età di 13 anni. Questa dichiarazione non ha fornito attenuanti alla pena: ergastolo.