Lo stallo nelle trattative per la formazione del nuovo governo danneggia il Movimento 5 Stelle. Almeno, così risulta dagli ultimi sondaggi elettorali che fotografano la situazione ad, oggi, 27 aprile 2018, con le percentuali dei partiti nell’ipotesi di un immediato ricorso alle urne. Voto che potrebbe tornare davvero in autunno se M5S e PD non dovessero trovare un accordo per formare un governo di programma, nonostante l’esito positivo del mandato esplorativo affidato al Presidente della Camera Roberto Fico.
Le percentuali dei partiti al 27 aprile 2018
Ecco le percentuali dei partiti al 27 aprile 2018 secondo quanto rilevato dall’ultimo sondaggio elettorale disponibile sulle intenzioni di voto degli italiani. A realizzare la rilevazione Tecnè, per conto di TgCom24: il sondaggio, come anticipato, certifica una leggera flessione per il Movimento 5 Stelle che paga lo stallo nella formazione del nuovo governo e molto probabilmente – aggiungiamo noi – la politica dei “due forni”. La forza politica guidata da Luigi Di Maio otterrebbe oggi il 33,5%, con un calo di mezzo punto percentuale rispetto all’analoga rilevazione dello scorso 3 aprile, comunque in crescita rispetto alle politiche del 4 marzo. Diversamente, la Lega di Matteo Salvini continua a crescere nei sondaggi. Secondo Tecnè la Lega oggi è al 21,8%, ben due punti pin più rispetto all’ultima rilevazione e oltre 4 punti in più rispetto alle ultime elezioni. La nuova linea sovranista dell’ormai ex-carroccio nordista permette a Salvini di rubare voti al M5S al Sud, osserviamo noi. Inoltre Salvini fagocita sempre più Forza Italia, che nel sondaggio Tecnè cede altri sei decimali di punto, al 12,6%. Crisi anche per il PD cui non giovano i contorcimenti delle trattative per la formazione del nuovo governo: i dem continuano a scivolare in basso, perdono un altro mezzo punto percentuale rispetto ad inizio aprile soprattutto a vantaggio di LeU che raccoglie i voti in uscita a sinistra, tornando a crescere (2,8% rispetto al 2,4% della precedente rilevazione Tecnè). Infine, le percentuali degli alleati minori di Salvini: Fratelli d’Italia mostra segnali di ripresa, attestandosi al 4% dal 3,9% della precedente rilevazione.
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Scenario politico in via di stabilizzazione?
Lo scenario politico pare insomma in via di stabilizzazione, al di là di come stanno evolvendo le trattative per la formazione del governo. L’asse politico si sta spostando nettamente nel campo “sovranista”, con la Lega sempre più forte e il Movimento 5 Stelle abbastanza stabile, seppure in lieve difficoltà per l’apertura al PD. L’esito delle trattative per il governo potrà incidere ma solo in parte sui trend elettorali, questo almeno fino a novità significative nello scenario politico. Solo due eventi potrebbero smuovere le acque in modo significativo: l’elezione di una figura nuova e carismatica a segretario del Partito Democratico e un eventuale e definitivo abbandono di Forza Italia da parte di Silvio Berlusconi.