Tra gli ultimi sondaggi elettorali merita attenzione quello realizzato nella seconda settimana di luglio dall’Istituto Piepoli. La nuova rilevazione conferma quanto visto da un altro recente sondaggio: il temuto sorpasso della Lega sul Movimento 5 Stelle per ora non c’è. Ma i due partiti continuano una corsa sul filo di lana, divisi da un punto percentuale. Ricordiamo che si parla sempre di intenzioni di voto e che i sondaggi vanno sempre presi con le pinze, tuttavia la tendenza sembra consolidarsi con i due partiti del governo gialloverde di Giuseppe Conte sempre molto vicini in fatto di consenso. E gli altri partiti come sono messi? Secondo l’Istituto Piepoli se si votasse oggi, 14 luglio 2018, per il Partito Democratico si confermerebbe la “mazzata” delle politiche di marzo, così come proseguirebbe la crisi di Forza Italia.
Le percentuali dei partiti al 14 luglio 2018
Ma ecco in dettaglio le percentuali dei partiti se si votasse oggi, 14 luglio 2018, rilevata dal sondaggio realizzato dall’Istituto Piepoli. La prima piazza di forza politica più votata spetta secondo Piepoli al Movimento 5 Stelle on il 29% delle intenzioni di voto. A seguire la Lega con il 28%, quindi il Partito Democratico con il 18%. Poi Forza Italia con il 12%. Molto al di sotto degli ultimi sondaggi anche il risultato di Fratelli d’Italia (3%) e Liberi e Uguali (2%). Per gli altri partiti le intenzioni di voto secondo il sondaggio dell’Istituto Piepoli sarebbero al 5%.
Ultimi sondaggi elettorali, Piepoli: il gradimento per i leader
Il sondaggio realizzato dall’Istituto Piepoli prevedeva una domanda anche sul gradimento dei leader politici. Un po’ a sorpresa, a parte per la posizione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che resta il politico italiano più apprezzato, in testa a questa classifica c’è il premier Giuseppe Conte. Il premier, secondo Piepoli, con 54 punti supera nelle preferenze degli italiani persino Matteo Salvini, a 48. Subito dietro c’è anche Luigi Di Maio (46) a pari merito con Paolo Gentiloni, evidentemente più apprezzato del suo partito. Brutto risultato invece per Matteo Renzi (20) e ancor di più per Silvio Berlusconi (11).