La politica italiana torna dalle vacanze, riprende l’attività del Parlamento e si ricomincia a parlare di sondaggi. Le elezioni non paiono essere dietro l’angolo, nonostante anche una parte dell’attuale maggioranza tifi di nascosto per un nuovo voto politico nel 2019. Così gli ultimi sondaggi elettorali dipingono uno scenario ancora fluido ma sempre più organizzato attorno a due poli, Lega e Movimento 5 Stelle. Tra gli ultimi sondaggi elettorali disponibili c’è quello realizzato da SWG per l’emittente tv La7. Questa rilevazione tra tutte quelle realizzate ad inizio settembre è quella che sorprende di più per la netta differenza con gli analoghi sondaggi realizzati a fine luglio.
Percentuali dei partiti se si votasse oggi
Ma vediamo dunque quali sarebbero secondo SWG le percentuali dei partiti se si votasse oggi. Saldamente al primo posto troviamo la Lega di Matteo Salvini con il 32,2% dei voti. Distaccato di quasi quattro punti c’è il Movimento 5 Stelle, al 28,3%. Poi c’è un salto di oltre dieci lunghezze prima di trovare il Partito Democratico, al 17,7%. Quindi serve un altro salto di dieci punti per trovare Forza Italia, al 6,9%. Quindi al 4,1% troviamo Fratelli d’Italia, al 2,4% Liberi e Uguali, al 2,3% Potere al Popolo, al 2,6% +Europa di Emma Bonino e quindi un 3,5% di voti che vanno ad altri partiti. Il 33,1% degli elettori non si esprime.
Ultimi sondaggi elettorali, SWG: un commento sullo scenario
Quello che impressiona in questo sondaggio, non c’è quasi bisogno di evidenziarlo, è il risultato della Lega. Quel 32,2% è pesantissimo, frutto del sapiente sfruttamento che Matteo Salvini ha saputo fare dell’onda lunga elettorale. Fino a quando durerà questa tendenza è difficile dirlo. Ma la sensazione è che, come dimostrato sulla questione della nave Diciotti, un Salvini attaccato sarà sempre più forte e in grado di trascinare al rialzo i consensi verso il suo partito. E questo nonostante vicende poco edificanti come il sequestro dei conti correnti e l’ambiguità sulla vicenda della revoca della concessione ad Autostrade. Se Salvini per il momento vive di rendita, il Movimento 5 Stelle soffre del massimalismo con cui sta cercando di affrontare la sfida del governo. Di Maio è partito dai nodi complicati del lavoro precario e dell’ILVA, con risultati difficili da “incassare” a breve termine. Inoltre, sul risultato degli ultimi sondaggi sono pesate senza dubbio le differenze di visione sul tema migranti di parte del Movimento nei confronti della Lega. La posizione del presidente della Camera Fico in questo momento non gode di grande popolarità e questo si riflette sulle intenzioni di voto per il M5S.
Per i partiti di opposizione settembre si apre con il buio pesto. Il Partito Democratico è inchiodato a quel 17,7% che è sotto di un punto rispetto al già disastroso risultato delle politiche di marzo 2018. Per non parlare di Forza Italia, che secondo il sondaggio SWG sarebbe al 6,9%. Una vera debacle per il partito fondato da Silvio Berlusconi che insiste nel non nominare un erede del suo fondatore, condannandosi ad un definitivo declino. I partiti minori, infine, godono di relativa salute eccetto Liberi e Uguali che non riesce ad arrivare nemmeno al 2,5%. Segno che a sinistra lo scenario politico è e resterà in forte movimento, anche dopo l’elezione del nuovo segretario del Partito Democratico che potrebbe essere l’attuale governatore del Lazio Nicola Zingaretti.
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