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Ultimi sondaggi elettorali, Winpoll: percentuali dei partiti al 13 novembre 2018

13/11/2018 16:00 - Aggiornamento 13/11/2018 21:00

Tra gli ultimi sondaggi elettorali disponibili quello realizzato da Winpoll nella giornata di ieri, 12 novembre 2018, conferma una tendenza nuova nello scenario politico. La Lega di Matteo Salvini per la prima volta perde terreno e raccoglie un bottino di intenzioni di voto più esiguo rispetto alle precedenti rilevazioni. Secondo Winpoll poi l’alleato di governo, il Movimento 5 Stelle, sarebbe invece in recupero dopo mesi di calo costante. Si parla di decimali ma è un segnale positivo per Luigi Di Maio, in difficoltà anche con la fronda interna al Movimento sempre tenuta sotto traccia. Ma vediamo tutti i risultati di questo interessante sondaggio.

Percentuali dei partiti al 13 novembre 2018

Se si votasse oggi, 13 novembre 2018, la Lega di Matteo Salvini sarebbe sempre e comunque il primo partito dello scenario politico. Secondo Winpoll la Lega oggi è al 31,8%. Un risultato di gran lunga superiore a quello ottenuto alle politiche di marzo 2018 (oltre 14 punti in più) e superiore a quello rilevato da altri sondaggi, tutti attorno al 30%, ma inferiore di tre decimali di punto rispetto alla precedente rilevazione dello stesso istituto. La seconda piazza come dicevamo è del Movimento 5 Stelle. La forza politica guidata da Luigi Di Maio secondo Winpoll oggi raccoglierebbe il 26,8%, cinque punti in meno della Lega ma comunque un risultato consistente e in crescita di tre decimali rispetto all’ultima rilevazione. Molto più in basso troviamo invece il Partito Democratico, che però è dato al 18,7% percentuale superiore alla (pessima) portata a casa alle politiche di marzo. Non si può dire altrettanto, invece, di Forza Italia che secondo Winpoll è sempre sotto al 10%, in questo caso al 9,6%. Poi ci sono i partiti minori, Fratelli d’Italia al 3,8%, Più Europa al 2,5%, Liberi e Uguali al 2,4%, Potere al Popolo all’1,6%.

Scenari politici nel breve termine

Nel breve termine lo scenario politico non muterà. La maggioranza gialloverde, nata dopo il voto tra due forze politiche non alleate, pur innaturale continua a saldare le fila attorno a quel contratto di governo che finora ha retto. Nonostante le tensioni e le difficoltà nel trovare un accordo su molti aspetti della politica economica, Lega e M5S marciano quindi per il momento compatte. Per il momento, perché finora Salvini ha sempre goduto del vento in poppa nei sondaggi. Ma se il mutamento di questa tendenza dovesse confermarsi, il leader della Lega potrebbe cambiare strategia, puntando ad una forzatura: la crisi del governo Conte e il voto anticipato in concomitanza con le Elezioni Europee. Forzatura che non fa i conti con un possibile scenario di attacco speculativo all’Italia, già materializzatosi al momento della presentazione della legge di bilancio 2019. Uno scenario in cui il Presidente della Repubblica difficilmente accetterebbe un ritorno immediato al voto.

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