È onesto dire che i social non sono altro che la punta dell’iceberg, non mostrano che la superficie, ma è altrettanto vero che questi svelano spesso e volentieri qualcosa in più dei propri beniamini. Prendiamo Ultimo, uno dei cantanti più amati del momento. Curiosando sul suo profilo Instagram, che vanta un seguito di oltre 2,5milioni di follower, si può notare più di qualche scatto che racconta la più grande passione del giovane artista (dopo la musica ovviamente): il cibo. Non a caso, una foto, che ritrae Ultimo intento ad addentare una forchettata di pasta, è accompagnata dall’eloquente didascalia: “Fateme magnà”. Il cantante non sa resistere ai piaceri della gola…
Ultimo confessa: «Per me supera qualsiasi piacere, anche “quello”…»
Questo per dire che il vincitore di Sanremo Giovani 2018 ha un rapporto esclusivo con l’arte culinaria italiana. E ne ha fatto parola lui stesso in una vecchia intervista. A Raffaella Serini di Vanity Fair Ultimo ha, infatti, spiegato: «Io adoro magna’. È il primo piacere della mia vita». «È un’affermazione forte, questa», ha replicato la giornalista. «Sì lo so, ma per me il cibo supera qualsiasi altro piacere, anche “quello”», ha detto con fermezza Ultimo, che è amato dai fan soprattutto per la sua schiettezza. E nel brano Fateme canta’, incluso nell’album Colpa delle favole uscito il 5 aprile scorso, lui parla proprio di questo: «Chi più chi meno, siamo furbi, ci aggiustiamo a seconda di chi abbiamo di fronte; io no: reagisco di pancia, sbrocco».
Il senso di inadeguatezza e l’ipocondria alle basi dell’album “Colpa delle Favole”
In un’altra intervista, rilasciata sempre a “Vanity Fair”, il noto cantante Ultimo, parlando del proprio vissuto, si è concentrato poi su un pezzo forte del suo album che sta andando fortissimo, Ipocondria: «Stavo preparando l’esame di ammissione a Scienze umane dopo essere stato bocciato a Ragioneria. Caffettiera sul fuoco, bevo e ripeto, bevo e ripeto, dal niente una tachicardia. Mi fa provare la de-personalizzazione, che intorno tutto è un cartonato finto, che mi manca la terra sotto ai piedi». Un timore, una paura che lui calma così: «Fiori di Bach e ginseng. E sto cercando di smettere di fumare!». E sul brano Colpa della Favole che dà nome al cd, il 23enne romano ha detto: «Avrò avuto una decina d’anni, ricordo facevo cose in effetti un po’ irrequiete, tipo lanciare le mele in classe, quando mi mandarono da una, nella speranza mi curasse questa “inadeguatezza”. Solita predica, solito dito puntato. Ma davvero c’è un modo giusto per vivere?».