Cane e padrone legati indissolubilmente, anche nella morte. Quando domenica Giannalberto Mantoan, 49enne di Argelato, nel bolognese, ha visto la sua cagnolina Lucy morta in mezzo alla strada, dopo che un’auto pirata l’aveva travolta, non ha retto per il dolore ed è stato colpito da un malore fatale.
Questa la tragica fine di un uomo e della sua adorata cagnolina, consumatasi ad un centinaio di metri dalla sua abitazione. L’uomo, conducente di auto blu, sposato e padre di una bambina di 11 anni, da un po’ di ore stava cercando la sua meticcia adottata l’estate scorsa al canile, che non si trovava da nessuna parte. E poi, in strada, la macabra scoperta: “No, no, non può essere successo”, l’avrebbe sentito urlare uno dei presenti; così, davanti alla vista della cagnolina senza vita, Mantoan non ce l’ha fatta e si è accasciato a terra. Un vicino di casa, infermiere, lo ha soccorso in attesa dell’intervento dell’elisoccorso del Maggiore di Bologna, poiché aveva smesso di respirare, e lo staff sanitario era riuscito anche a rianimalo, ma invano. Così come la corsa contro il tempo verso l’ospedale per tentare il tutto per tutto.
Nei giorni precedenti all’accaduto, l’uomo aveva accusato dei dolori allo stomaco, ma niente lasciava pensare che il malore fosse riconducibile a dei possibili problemi al cuore. Intanto le indagini proseguono: gli uomini dell’Arma stanno cercando di risalire all’identità del guidatore dell’auto che ha investito Lucy e, anche se gli indizi scarseggiano, è importante che sull’asfalto siano stati rinvenuti dei piccoli frammenti di carrozzeria, un elemento da cui partire.
