“The Good Guys Christmas” è la nuova, divertente e anche un po’ irriverente campagna dell’UNICEF Svezia. La campagna per le donazioni natalizie è stata curata dall’agenzia svedese Forsman & Bodenfors e i video che ne fanno parte vedono protagonisti tre grandi personaggi e un outsider: Gesù, Madre Teresa di Calcutta, Gandhi e il giovane fannullone di nome Joe. Gesù, Madre Teresa e Ghandi si ritrovano in questa casa (“the house of goodness”), che dovrebbe essere una specie di paradiso, a discutere delle grandi missioni compiute e Joe, uomo normale, è catapultato miracolosamente in mezzo a queste tre figure sante.
Grazie ad un semplice clic, su un banner pubblicitario dell’Unicef, come spiega lo stesso Joe ad un Gesù curioso, ha fatto una donazione per aiutare dei bambini in difficoltà. La campagna mira, infatti, a dimostrare che si può fare molto anche nel nostro piccolo e che si può contributre a salvare vite umane anche con un semplice clic. Nel secondo spot, l’incredulo Joe spiega a Gesù come usare internet e gli dice che non tutti i “banner” servono per salvare vite. Internet quindi può essere anche un mezzo per fare del bene ma bisogna fare attenzione.
Nel terzo spot Gesù, dopo aver letto la ‘Sua’ storia nella Bibbia, si versa dell’acqua, che diventa vino, (dettaglio geniale) e chiede a Joe di raccontare qualcosa di sé. Joe, imbarazzato, racconta di dove è nato, della sua esperienza in Australia fatta di feste e surf, del suo ritorno in Svezia e del momento in cui, navigando in internet, si è ritrovato di fronte il banner dell’Unicef e ha deciso di dare il suo contributo per salvare dei bambini innocenti. Il suo racconto, che gli sembrava così banale, acquista agli occhi dei Tre un valore incommensurabile: a sottolineare il fatto che ogni gesto seppur piccolo può essere importante.