La stagione influenzale 2016/2017 è ormai cominciata e la campagna per il vaccino è partita già da ottobre. Inizialmente rivolta alle categorie più a rischio, vale a dire bambini e anziani, ora si rivolge a tutte le fasce di età in quanto si sta entrando nel periodo di maggiore intensità: gli esperti, infatti, hanno pronosticato almeno 6 milioni di contagi, questo a causa del fatto che i ceppi virali quest’anno saranno più aggressivi. Come scegliere allora il giusto vaccino antinfluenzale?
Ovviamente, la scelta del giusto vaccino, non dipende dai sintomi dell’influenza, bensì dalla fascia di età. In Italia, sono disponibili i seguenti vaccini: il vaccino antinfluenzale trivalente, che contiene due virus appartenenti al ceppo A e uno al ceppo B – H1N1 e H3N2 – e il vaccino antinfluenzale quadrivalente che invece protegge da due ceppi virali di tipo A e due di tipo B, rispettivamente H1N1 e H3N2, Victoria e Yamagata.
I vaccini sono, inoltre, classificati in questo modo:
– Vaccino split (quadrivalente): contiene virus influenzali frammentati ed è indicato per l’immunizzazione degli adulti e dei bambini fino ai 3 anni di età.
– Vaccino adiuvato: ha lo scopo di potenziare il sistema immunitario e la risposta immunitaria, per questo motivo è indicato nelle persone dai 65 anni di età in poi e per soggetti poco rispondenti.
– Vaccino intradermico: questo tipo invece sfrutta le risposte immunitarie che si attivano nel derma, infatti, le altre tipologie di vaccino vengono somministrate per via intramuscolare. È indicato negli adulti e nei bambini sopra i 9 anni: al di sotto di questa fascia di età si consiglia di inoculare una seconda dose a distanza di almeno un mese dalla prima.
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