C’è chi ha già cominciato a raccogliere l’uva, frutto di tanto lavoro ed attesa, ma anche sapienza e passione per la propria terra. Quest’anno secondo Coldiretti è prevista una produzione che si aggira intorno ai 42 milioni di ettolitri, circa il 3% in più rispetto allo scorso anno. I vigneti dove si comincia a raccogliere già da oggi il prezioso nettare sono delle uve pinot e chardonnay, per la lavorazione degli spumanti.
Ciò che ha favorito questa splendita annata a parere degli esperti sono senza dubbio le temperature estive, non eccessivamente bollenti ed escursioni termiche che hanno favorito una ottima maturazione delle uve. Un settore quello del vino che gode di ottima salute e che ha generato un giro d’affari di oltre 9 miliardi e dà occupazione a 1,2 milioni di persone. Quest’anno data la notevole quantità di uva si prevede appunto una richiesta maggiore di personale, e soprattutto, per colpa della crisi la presenza di un maggior numero di italiani rispetto agli extracomunitari.
Nonostante l’Italia sia il secondo produttore di vino a livello mondiale, con circa 46 milioni di ettolitri, si beve sempre meno vino: i consumi degli italiani infatti sono scesi nel 2012 al minimo storico dall’Unità d’Italia a 22,6 milioni di ettolitri, rispetto ai 30,3 milioni di ettolitri della Francia che mantiene il primato mondiale.