Violenza negli stadi. Il caso della morte di Ciro Esposito, il tifoso del Napoli aggredito il 3 maggio prima della finale di Coppa Italia tra partenopei e Fiorentina e morto il 25 giugno scorso per le ferite di arma da fuoco, ha portato ad altri 4 fermi. Oltre a Daniele De Santis, accusato di aver materialmente premuto il grilletto contro Ciro Esposito, sono stati fermati altri 4 ultras della Roma con l’accusa di concorso in omicidio volontario. Hanno tra i 23 e i 25 anni e sono abbonati in curva Sud, descritti come amici fraterni di De Santis.
Secondo gli inquirenti, i cinque tifosi della Roma si sarebbero trovati a Tor di Quinto per vedere il passaggio dei tifosi del Napoli diretti verso lo stadio Olimpico per la finale di coppa Italia. Non avrebbero avuto progetti bellicosi, ma quando i pullman dei tifosi azzurri sono transitati davanti a loro, Daniele De Santis avrebbe iniziato a lanciare petardi. A questo punto i napoletani sono intervenuti per vendetta e qui ne è nato il conflitto a fuoco.
A questo punto, i 4 giovani ultras romanisti fermati sarebbero scappati, mentre Ciro Esposito rimaneva ferito a terra e De Santis veniva pestato con violenza dei tifosi del Napoli. Le perquisizioni a casa dei giovani tifosi giallorossi non ha portato a sequestro di materiale pericoloso, anche se tutti e quattro hanno piccoli precedenti per reati da stadio.