Al cinema Virginia Raffaele ha prestato la voce a Morticia, l’affascinante lady dark de La famiglia Addams, versione animata in “stop motion” di Conrad Vernon e Greg Tiernan, uscito ad Halloween e rivelatosi un sorprendente campione di incassi al botteghino. Un’esperienza entusiasmante, che ha condiviso con altri personaggi del mondo dello spettacolo come Pino Insegno e Raoul Bova: «Questo film è riuscito a trattare temi complessi e attuali senza retorica e banalità: un modo originale per far arrivare messaggi e diretti soprattutto ai più giovani!», ha raccontato al settimanale Vero l’attrice e imitatrice romana, che di recente è stata ospite a Viva RaiPlay! da Fiorello.
Virginia Raffaele entusiasta di aver dato la voce a Morticia ne “La Famiglia Addams”
Il lungometraggio affronta in maniera originale il tema della diversità: «Essere differenti è la cosa più rock che possa esserci: è questo il leitmotiv che attraversa ‘La Famiglia Addams’. Questa famiglia, che ai più appare così insolita, porta con sé un messaggio profondo: per capire gli altri bisogna guardare oltre, cambiare un po’ il nostro punto di vista. Basta conoscere e prendere confidenza con le cose più “strane” per non tenerle più a distanza». Nel corso della chiacchierata Virginia Raffaele ha parlato del “complicato” rapporto che ha con i social: «Non li amo particolarmente ed è evidente che non li aggiorno spesso. Non nego che, nel nostro lavoro, mettono anche un po’ di ansia, soprattutto se, quando fai qualcosa, vai a leggere i commenti. Inoltre penso che i social abbiano anche tolto qualcosa: per esempio prima i personaggi famosi, nell’immaginario collettivo, erano irraggiungibili. Oggi invece hai la possibilità di dire a Lady Gaga ‘ma che capelli ti hanno fatto?’.
La comica romana confessa la sua debolezza: «Non riesco, mi fanno troppa paura»
Durante l’intervista la 39enne ha ammesso anche una sua debolezza: i film horror. «Non riesco a vederli. Sono terrorizzata dal genere horror, mi fanno troppa paura!». Viceversa va matta per i cartoni animati: «Ne ero affascinata sin da bambina. Coi loro tempi comici per me erano e hanno rappresentato un’ottima palestra e scuola di comicità». Sul finale Virginia Raffaele ha parlato poi delle sue origini: «Sono nata in una famiglia di giostrai e quindi ho passato tutta la mia infanzia nei luna park. La fantasia ha giocato un ruolo fondamentale nella mia vita: oggi riuscire a portarla nella realtà è davvero difficile, ma spesso è proprio lei, la fantasia, che ti salva».