Andy Warhol colpisce ancora, dopo 30 anni è stato riesumato il suo computer Amiga e sono state trovate opere mai viste prima. La scoperta arriva dall’artista americano Cory Arcangel insieme all’Andy Warhol Museum. Nessuno prima aveva mai pensato di aprire i suoi floppy disk, di guardarne il contenuto, anche solo per pura curiosità. Dopo tre anni di lavoro complesso, per riuscire a svelare i documenti contenuti, con l’aiuto del Computer Club della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, sono apparse diciotto opere d’arte, di cui dodici firmate da Warhol.
Il genio della Pop Art è di nuovo tra noi con l’arte digitale, perché, uno come lui in realtà non se ne va mai. Tra le dodici opere ci sono la nascita di Venere con tre occhi, la banana icona dell’album dei Velvet Underground, il barattolo della zuppa Campbell, temi classici rivisitati in maniere alternative dal geniale Andy.
Un po’ di commozione sincera per un maestro che parlava già il linguaggio digitale che travolge la nostra società contemporanea. Dal 10 maggio sarà possibile guardare con ammirazione un documentario che racconterà tutte le fasi della scoperta, attraverso http://nowseethis.org Attendiamo e ringraziamo l’Andy Warhol Museum per questo regalo che brilla d’ironia, di fascino e d’intelligenza. Per qualche secondo la Factory sorride ancora.