Ylenia Bonavera bruciata viva dall’ex: la 22enne di Messina scampata miracolosamente alla morte dopo essere stata data alle fiamme all’alba dello scorso 8 gennaio, ieri in tribunale ha difeso la persona che secondo l’accusa avrebbe tentato di ucciderla: l’ex fidanzato 24enne, Alessio Mantineo.
Nonostante fosse stata lei per prima a riferire alla vicina di casa che le prestò soccorso che a darle fuoco era stato il suo ex fidanzato, ieri la giovane in aula ha scagionato l’imputato, in carcere da dieci mesi con l’accusa di tentato omicidio. “Non è stato Alessio, noi abbiamo una relazione forte, era un uomo incappucciato, mi ha gettato la benzina addosso appena ho aperto la porta e mi ha dato fuoco”, ha detto Ylenia rivolgendosi al giudice. La ragazza ha dunque ritrattato quanto riferito alla vicina di casa, nonostante un video incastri Alessio Mantineo, immortalato, poco prima dell’aggressione, intento a comprare benzina con una bottiglia da un distributore automatico.
Il video che incastra Alessio Mantineo:
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Ylenia oggi nega tutto, va contro sua madre e si dice ancora innamorata del ragazzo che avrebbe tentato di bruciarla viva. Ieri in tribunale ha detto al giudice: “Signor giudice, posso salutare Alessio da vicino? […] Tranquilli, non lo tocco, gli ho già dato un bacio in fronte e sono contenta così. Ciao Ale…”. Il 24enne si trova ora ai domiciliari. La madre di Ylenia è disperata e teme che se il giovane verrà scagionato, una volta tornato in libertà cercherà d portare a termine il suo diabolico piano: “Ma cos’ha nella testa? Non lo capisce che la prossima volta quello l’ammazza? Io ho lasciato suo padre quando lei era piccolina perché lui mi alzava le mani e ora mia figlia mente per coprire questo qua”. La donna si è costituita parte civile, smentendo sua figlia davanti al giudice. Ylenia ora è indagata per favoreggiamento e rischia ora un’ulteriore incriminazione per falsa testimonianza.
Il giudice vuole fare ulteriore chiarezza e disposto una perizia medico legale per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. Così ha dato incarico al medico legale, Giuseppe Strati, per verificare, tra l’altro, la dinamica dei fatti, le ferite, la quantità di benzina lanciata e se poteva uccidere. La prossima udienza del processo è stata rinviata a gennaio.