È inquietante la strana aggressione a due volontarie inglesi avvenuta a Zanzibar, in Tanzania, dove è in corso una caccia all’uomo per un evento che non era mai successo prima e che ha come vittime due diciottenni operatrici umanitarie che lavorano per un ente assistenziale.
Alle due giovani cittadine britanniche, non turiste, gli aggressori hanno gettato sul volto dell’acido con l’unico scopo di deturparle. Questo è quello che ha precisato Mkadam Khamis, portavoce della polizia dell’arcipelago africano. Le vittime sono state avvicinate, mentre camminavano per una strada del centro storico della capitale Stone Town, da due individui in ciclomotore, che hanno gettato loro addosso dell’acido che le ha colpite sul viso, sul torace e sulle mani. Le lesioni non sono state ritenute gravi ma le due giovani sono state trasferite ugualmente all’ospedale per delle cure specifiche.
È la prima volta che, in questa incantevole ed esotica meta vacanziera, si verifica un’aggressione di tale violenza contro cittadini stranieri. E dal momento con la loro principale risorsa di reddito è proprio il turismo questo episodio ovviamente fa soffrire l’intero settore perciò il portavoce della polizia locale ha chiesto l’aiuto dell’opinione pubblica per individuare i responsabili. Ma sull’isola di Zanzibar c’è stata un escalation di violenza con attacchi, di diverse entità: il novembre scorso un religioso musulmano è stato sfigurato sempre con l’acido, un mese dopo è stato ferito un sacerdote cattolico a colpi d’arma da fuoco mentre a febbraio hanno addirittura assassinato un prelato.