Il centro di ricerca di politica economica della Banca d’Italia ha comunicato che l’indicatore Eurocoin si è contratto del 0,27% a dicembre, con un leggero miglioramento rispetto allo 0,29% di novembre. L’indicatore ha lo scopo di stimare, trimestre su trimestre, la crescita del prodotto interno lordo, escludendo fattori quali le variazioni stagionali e gli attacchi di breve volatilità in uscita, ed è una delle prime misure di crescita della moneta. L’economia dell’euro-zona si è ridotta per un periodo di sei mesi fino alla fine di settembre e la lettura negativa dell’Eurocoin suggerisce che si ridurrà ancora nell’ultimo trimestre dell’anno, anche se il ritmo di declino sembra aver rallentato leggermente nel mese di dicembre. Il CEPR e la Banca d’Italia hanno dichiarato che il piccolo miglioramento di questo mese riflette un allentamento delle tensioni sui mercati finanziari, così come le indagini sulle aziende che erano meno negative rispetto ai mesi precedenti. I dati ufficiali pubblicati nelle ultime settimane hanno mostrato un quarto trimestre che ha avuto un inizio difficile, con l’indebolimento delle attività nelle fabbriche e nel settore delle costruzioni che è stato registrato nel mese di ottobre.
Mario Draghi, presidente della BCE, ha sostenuto all’inizio di questo mese che alcuni membri del Consiglio direttivo della Banca avrebbero voluto tagliare il tasso di riferimento nel corso della riunione politica più recente. La BCE stima che l’economia si ridurrà di circa lo 0,3% nel 2013, con una ripresa che si potrà intravedere solo a partire dalla fine dell’anno. Le recenti indagini di mercato hanno fornito un barlume di speranza per il prossimo anno. I dati della società Markit pubblicati il 14 dicembre, ci mostrano che l’attività si è ridotta nel mese di dicembre, ma a un ritmo più lento degli ultimi nove mesi, e che potrebbero suggerire che la flessione dell’unione monetaria sta finendo. Le statistiche dell’agenzia olandese CBS hanno dichiarato che il suo indice di fiducia delle imprese è salito a -5,7 dal -7,0 di dicembre. In Francia i dati relativi alla vendita al dettaglio pubblicati venerdì hanno mostrato che la spesa dei consumatori è aumentata dello 0,2% nel mese di novembre a partire da ottobre, e anche se ancora debole, è stata comunque migliore delle aspettative di declino previste dagli economisti.