Governo news: che Matteo Renzi diventasse la “scheggia impazzita” del Conte bis se l’aspettavano in pochi, sbagliando forse. Alla ricerca continua di visibilità per la sua Italia Viva, il senatore di Firenze ha dapprima annunciato di non voler votare a favore della prescrizione voluta dal ministro Bonafede e dal M5S, salvo poi annunciare un passo indietro. Italia Viva presenterà una legge a sua firma per cambiare la norma Bonafede. O forse no. Tutto chiaro vero?
La prescrizione è solo “l’ennesima bandierina M5S”
Ma secondo Ettore Rosato, deputato di Italia Viva non andrà così. Rosato ha fatto sapere che il suo gruppo parlamentare voterà contro l’accordo tra Partito Democratico, MoVimento 5 Stelle e Liberi e Uguali, accusando in un tweet (poi sparito dal suo account) il vice-capogruppo Pd alla Camera Michele Bordo di “mediocri provocazioni” per la dichiarazione di quest’ultimo alle agenzie di stampa: «Prendiamo atto con soddisfazione che Matteo Renzi e Italia Viva hanno finalmente compreso che la loro contrarietà alle modifiche sostanziali concordate nella maggioranza sulla prescrizione avrebbe lasciato in vigore, purtroppo, la riforma Bonafede che loro stessi contestano. Meglio tardi che mai».
Per Ipsos solo il 5% dei cittadini sa di cosa parliamo su #prescrizione
Sorprendente che tra di loro ci siano i dirigenti del PD, che non capiscono o fanno finta.
Da @ItaliaViva nessuna marcia indietro sulla garanzia per gli italiani di non essere condannati a processi senza fine— Luciano Nobili (@lucianonobili) February 9, 2020
A quella di Ettore Rosato si aggiunge la precisazione di un altro deputato di Italia Viva, Luciano Nobili: in un tweet precisa che da IV “non ci sarà nessuna marcia indietro sulla garanzia per gli italiani di non essere condannati a processi senza fine”. E infine, per concludere, le parole di Luigi Marattin. Il deputato di IV intervenendo su La7 ha definito la prescrizione come l’ultima “bandierina” del M5S a spese degli italiani. «Questa storia della prescrizione – ha detto – non c’entra nulla con l’obiettivo (sacrosanto) di rendere i processi più veloci. È solo una bandierina che serve al M5S per i loro “stati generali” di aprile. Ma mi chiedo: vale la pena giocare con i diritti dei cittadini per una cosa del genere?»
Questa storia della prescrizione non c’entra nulla con l’obiettivo (sacrosanto) di rendere i processi più veloci. È solo una bandierina che serve al M5S per i loro “stati generali” di aprile. Ma mi chiedo: vale la pena giocare con i diritti dei cittadini per una cosa del genere? pic.twitter.com/gNG0DDoHEO
— Luigi Marattin (@marattin) February 10, 2020
Governo news, l’emendamento sulla prescrizione e la strategia di Italia Viva
Sembra chiaro ormai come Italia Viva stia cercando di utilizzare al prescrizione per guadagnare spazio politico nella maggioranza giallorossa. Tuttavia, il tentativo di gioco di sponda con il Pd non ha funzionato, anzi. Resta però il merito del provvedimento, su cui le ragioni di Italia Viva sono (a nostro avviso) valide. La questione è stata ben spiegata da Liana Milella su Repubblica.
Secondo il quotidiano romano la battaglia si sposterà sull’ammissibilità dell’emendamento che il governo sta preparando e che dovrebbe finire nel Milleproroghe. L’emendamento prevede la distinzione tra assolti e condannati in primo grado. Per i primi la prescrizione andrà avanti, mentre per i condannati no. Definitivamente se condannati anche in appello; se assolti scatterà invece un bonus. E qui, secondo il retroscena di Repubblica, faranno il loro gioco i renziani. Una strategia in due tempi, votare no in commissione, dove l’emendamento passerà dunque con i soli voti di Pd, M5S e Leu, ma votare sì alla fiducia in aula. Tutto chiaro? >> Le notizie di politica italiana