Lutto nei Vigili del Fuoco di Catania. Giuseppe Coco, 50 anni, sposato e padre di due figli, non ce l’ha fatta. Il pompiere e formatore del CNVVF, assai stimato dai colleghi, è morto oggi, 8 aprile 2020, a causa del Covid-19. «Alla sua famiglia e ai colleghi di Catania l’abbraccio del Capo Dipartimento Mulas, del Capo del Corpo Dattilo e dei #vigilidelfuoco di tutta Italia», si legge in un tweet dedicato alla vittima, che prestava servizio come istruttore aeroportuale in Sicilia.
Coronavirus Catania, lutto nei Vigili del Fuoco: Giuseppe Coco non ce l’ha fatta
Giuseppe Coco era in coma da tre settimane, è il terzo vigile del fuoco positivo al Coronavirus che muore in Italia per la pandemia. Suo padre, sempre colpito dal Covid-19, era deceduto la scorsa settimana. Giuseppe, che avrebbe compiuto 51 anni ad ottobre, era stato ricoverato prima all’ospedale Cannizzaro per poi essere trasferito al Policlinico, con complicazioni polmonari e cardiache. Ed è sempre di queste ore la notizia della negatività al test del Covid-19 del collega che aveva prestato servizio con la vittima, addetto alla manutenzione delle autopompe che si utilizzano nell’aeroporto internazionale di Catania. Altre decine di pompieri sono stati sottoposti al tampone e sono risultati per fortuna non contagiati. Tuttavia, come riporta ‘La Sicilia’, il comandante provinciale dei vigili del fuoco, Giuseppe Verme, ha annunciato che alcuni per precauzione saranno ripetuti. Ore davvero difficili, i colleghi si stringono attorno ai familiari di Giuseppe Coco, sempre ligio al dovere, generoso e cordiale con tutti. Anche Vincenzo Magra, sindaco di Mascalucia, città di residenza del vigile scomparso, ha rivolto alla famiglia le condoglianze a nome della comunità.
«Rimarrà indelebile il suo ricordo in tutti noi perché ci ha trasmesso tanto: è una giornata di dolore»
Ed è arrivato qualche ora fa il commento, rilanciato da ‘Catania Today’, di Carmelo Barbagallo, vigile del fuoco e sindacalista Usb: «Giuseppe è uno dei migliori istruttori aeroportuali in Italia e ha sempre dimostrato grande dedizione al lavoro. Ci lascia una grande persona: siamo vicini alla famiglia. Il corpo nazionale ha perso un grande vigile che ha contratto il virus mentre svolgeva il suo lavoro, a Capannelle. (…) Dopo alcuni giorni sembrava che stesse migliorando sino a quando è arrivata questa embolia polmonare. Rimarrà indelebile il suo ricordo in tutti noi perché ci ha trasmesso tanto: è una giornata di dolore».