Gli italiani stanno con il governo Conte, e il presidente del Consiglio diventa sempre di più la figura di riferimento per i cittadini, scavalcando i partiti. Contestualmente, infatti, tutte le forze principali della politica italiana stanno perdendo consensi in questo periodo. A dimostrarlo sono gli ultimi sondaggi elettorali di oggi realizzati dall’istituto Tecnè in collaborazione con l’Agenzia Dire. Secondo le rilevazioni, la Lega continua la caduta libera, e il 33% che era riuscita a conquistare nei mesi scorsi ormai è solo un lontano ricordo. Allo stesso tempo, a differenza delle scorse settimane, anche il Partito Democratico e Fratelli d’Italia subiscono un po’ l’emergenza coronavirus. Sarà che gli italiani si sono accorti di come certi esponenti abbiano finora giocato ai contrari, dichiarando e poi smentendosi continuamente?
Sondaggi elettorali oggi, le percentuali
Ecco le percentuali rilevate nel sondaggio realizzato dall’Istituto Tecnè in collaborazione con l’Agenzia Dire:
- Lega: 27,9%
- Partito Democratico: 21,1%
- Fratelli d’Italia: 14,3%
- Movimento 5 Stelle: 14%
- Forza Italia: 7,7%
- Italia Viva: 3,4%
- La sinistra: 2,8%
- Azione: 2%
- Verdi: 1,8%
- +Europa: 1,6%
Il rapporto tra la Lega e il Partito democratico sembra soddisfare la teoria dell’elastico: nell’ultimo periodo le percentuali si sono avvicinate e allargate continuamente. Stando al sondaggio, è evidente come ancora una volta il partito capitanato da Matteo Salvini sia il primo in Italia, e nonostante il -0,4% questa settimana il distacco è abbastanza notevole dal PD, che si ferma al 21,1% (-0,3%). Insieme ai primi due, anche il terzo classificato, Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, sta subendo l’emergenza coronavirus. Negli ultimi sette giorni, infatti, ha perso lo 0,2%. Al contrario, a giovare in termini di consensi è Italia Viva di Matteo Renzi, che recupera lo 0,4% e raccoglie un totale pari al 3,4%. Lo stesso vale anche per Forza Italia di Silvio Berlusconi, che grazie allo stesso incremento di Iv torna al 7,7% delle preferenze.
Per quanto riguarda i partiti più piccoli, invece, La Sinistra perde lo 0,2% e scende al 2,8% dei consensi. Azione invece conquista lo 0,4% e si attesta al 2%, mentre i Verdi si bloccano all’1,8% e +Europa all’1,6%.
Sondaggi elettorali oggi, la fiducia al governo
Nel frattempo, Giuseppe Conte è senza dubbio il politico più amato dagli italiani. Non vale lo stesso però quando si parla del suo governo. Secondo i sondaggi elettorali pubblicati oggi, infatti, il 31,9% dei cittadini ha fiducia nel Conte Bis, una percentuale cresciuta dello 0,7% in soli sette giorni. Il 64,5% degli intervistati, invece, non è così convinto. Incredibile la percentuale riscontrata dei “senza opinione”: se la settimana scorsa era il 9,2%, oggi è solamente del 3,9%. Dalla rilevazione, inoltre, è emerso che la paura più grande degli italiani in questo momento è quella di ammalarsi. Lo ammette il 57% degli intervistati. Le percentuali, poi, arrivano fino al 74% se si considera il campione degli over 64, e scende poi gradualmente. Per la fascia d’età che va dai 55 ai 64 anni, infatti, il 52% esprime questo timore. Le percentuali sono altalenanti con il diminuire dell’età: tra i 44 e i 54 anni è il 50% degli intervistati ad avere paura; il 56% tra i 35 e i 44 anni e il 47% tra i 18 e i 34 anni.
Diventare povero è un altro dei timori, e accomuna il 29% degli italiani, con la fetta più alta che si registra tra i 45-54 anni (37%) mentre scende se si considerano le fasce tra i 18 e i 34 anni (33%), tra i 35 e i 44 anni (31%), tra i 55 e i 64 anni (28%) e infine gli over 64 (18%). La mancata realizzazione dei propri progetti, poi, preoccupa il 14% degli intervistati, con percentuali che toccano il 20% tra i più giovani (18-34 anni) e tra i 55-64 anni. Preoccupa invece il 13% della fascia d’età che va dai 35 ai 44 anni e dai 45 ai 54 anni. Il sondaggio, per ultimo, ha chiesto come è cambiato da gennaio a oggi il reddito degli italiani. Il 50% degli intervistati ritiene che sia diminuito rispetto a tre mesi fa, mentre per il 49,5% è rimasto invariato. Solo lo 0,5% sostiene che sia aumentato.
Sondaggi elettorali e scenario politico
Presto partirà la fase 2 dell’emergenza coronavirus. Non è ancora ben chiaro come, ma a quanto trapelato il 4 maggio dovrebbe essere la data fatidica per la ripartenza dell’Italia, ormai in ginocchio da più di 40 giorni. Cosa ne sarà dell’economia, purtroppo, lo scopriremo solamente nei prossimi mesi. Quello che è chiaro è che si prevede una forte crisi economica, che nel caso in cui non dovesse essere gestita al meglio si dimostrerà molto più drammatica di quella iniziata nel 2008. Proprio per questo motivo il presidente del Consiglio Conte ha portato avanti, nelle ultime settimane, un duro braccio di ferro con l’Unione europea. Non erano capricci o prese di posizione: la necessità espressa più e più volte era chiara. L’utilizzo del Mes, anche senza le condizionalità che lo contraddistinguono, non è sufficiente. Non lo è perché così pensato, ovvero privandolo delle sue imposizioni solamente per quanto riguarda le spese sanitarie, non serve a fronteggiare la crisi economica che colpirà non solo l’Italia, ma tutti i Paesi che hanno dovuto affrontare il coronavirus.
Tutto questo accanimento dimostrato da Conte verso i cosiddetti eurobond, a qualcosa è servito. Ieri, infatti, il Consiglio europeo ha accettato la proposta di introdurre uno strumento del tutto nuovo, il Recovery Fund. Tutti i dettagli sono ancora da definire, e la Commissione ci lavorerà nelle prossime settimane. Vedremo se l’Europa sarà all’altezza di questo “appuntamento con la storia”, il più tragico dalla seconda guerra mondiale. Dovrà necessariamente essere un lavoro collettivo, perché siamo tutti coinvolti nella stessa emergenza. >>Tutti i sondaggi elettorali