Sono passati più di 15 anni da quando le sigarette elettroniche sono state messe in vendita per la prima volta a Pechino, in Cina: correva l’anno 2003. Gli europei, però, avrebbero dovuto attendere altri 8 anni, visto che è solo nel 2012 che le prime e-cig hanno fatto capolino alle nostre latitudini. Da allora, però, quello che si è sviluppato è a tutti gli effetti un business benefico, non solo per l’economia ma anche per la salute di chi era abituato a fumare sigarette tradizionali: ne abbiamo discusso con Arcangelo Bove di SvapoWeb.
La storia delle sigarette elettroniche
L’inventore della sigaretta elettronica nel 2003 decise di depositare il brevetto con l’intenzione di offrire un sostegno ai fumatori incalliti – lui era tra questi – che volevano abbandonare il proprio vizio. Le e-cig nascono, quindi, per limitare le patologie causate dal fumo: lo stesso inventore aveva visto morire il proprio padre per un tumore ai polmoni. Ebbene, l’obiettivo può essere considerato raggiunto, se è vero che questa invenzione a distanza di anni sta assicurando i risultati auspicati. La diffusione della sigaretta elettronica tra i fumatori ha fatto sì che gli effetti letali della sigaretta classica si riducessero. Non è un caso che sia gli studiosi del ramo oncologico che le comunità mediche in generale consiglino l’impiego delle e-cig come risorsa per dire addio al fumo.
Perché le sigarette elettroniche non fanno male
Il liquido per sigaretta elettronica ha il grande pregio di non contenere sostanze cancerogene: di conseguenza non può avere gli stessi effetti negativi che provengono dalle sigarette tradizionali che provocano la combustione di tabacco. Il fumo che si vede sprigionato dalle sigarette elettroniche è semplicemente vapore acqueo. Anche se la modalità di utilizzo di una e-cig può ricordare quella di una sigaretta classica, a ben vedere il meccanismo di funzionamento è molto diverso. I due oggetti non sono parenti, anche se hanno in comune la capacità di assecondare le esigenze dei fumatori che non sono in grado di abbandonare il proprio vizio. A differenziare le sigarette tradizionali da quelle elettroniche sono sia il contenuto che il funzionamento.
Come è fatta una sigaretta elettronica
Una sigaretta elettronica si presenta come un dispositivo che è formato da quattro parti: la cartuccia per il liquido, la resistenza atomizzatore, la batteria a ioni di litio e l’analatore. Per ciò che concerne il funzionamento, una volta che il liquido è stato inserito e che la sigaretta è stata composta, la resistenza dell’atomizzatore viene messa in funzione dalla batteria, e così si riscalda: in questo modo fa sì che il liquido presente all’interno della cartuccia evapori. Ciò permette di capire per quale motivo non si possa fare riferimento a una sigaretta tradizionale in versione elettronica, nel senso che le e-cig sono del tutto diverse: in esse sparisce il processo di combustione che, invece, caratterizza il funzionamento delle classiche bionde. Al posto del tabacco c’è, invece, il liquido aromatizzato.
Le sigarette elettroniche annullano i danni del fumo
Nelle sigarette classiche la combustione del tabacco, ma anche della carta da cui il tabacco è avvolto, causa la liberazione di una decina di veleni che hanno un effetto cancerogeno e che quindi sono estremamente pericolosi per la salute umana. Ovviamente ciò non si verifica nel caso di una sigaretta elettronica, grazie a cui vengono meno gli effetti dannosi che l’aspirazione del fumo provoca. È solo vapore acqueo quello che viene sprigionato, visto che i liquidi contengono pochi ingredienti naturali.
La composizione del liquido per la sigaretta elettronica
Le sostanze presenti all’interno dei liquidi delle sigarette elettroniche vengono utilizzate anche per altri scopi, ed è per questo che sono facili da trovare: un sintomo evidente del fatto che, sul fronte della nocività, gli e-liquid non hanno niente a che vedere con il tabacco bruciato. Il glicerolo vegetale, il glicole propilenico e gli aromi sono gli ingredienti principali dei liquidi per le sigarette elettroniche. Non è detto che ci sia sempre, invece, la nicotina, che anche quando è presente può avere un dosaggio variabile: lo scopo è quello di fare in modo che il fumatore si abitui alla sua progressiva diminuzione e poi alla sua scomparsa totale.
Gli ingredienti
La concentrazione dei diversi ingredienti all’interno dei liquidi per le sigarette elettroniche varia a seconda dell’effetto che si desidera. Così, quando la percentuale di glicerolo è elevata si beneficia di una maggiore intensità aromatica, mentre se ad aumentare è la concentrazione di glicerina ne deriva un prodotto da cui proviene un vapore molto più corposo e denso.