E’ sempre più sottile il distacco tra la Lega e il Partito Democratico. Mentre il partito di Matteo Salvini crolla, infatti, i dem sembrano aver accelerato nella rincorsa. E ora a distanziarli ci sono solamente 2,3 punti percentuali. A sottolinearlo sono gli ultimi sondaggi politici realizzati dall’Istituto Ixè per Cartabianca, la trasmissione in onda su Rai 3 condotta da Bianca Berlinguer.
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Ultimi sondaggi politici, le percentuali dei partiti
Ecco le percentuali dei partiti secondo la rilevazione dell’Istituto Ixè:
- Lega-Salvini: 24,3%
- Partito Democratico: 22,0%
- Movimento 5 Stelle: 16,1%
- Fratelli d’Italia: 14,2%
- Forza Italia: 7,9%
- Italia Viva: 2,7%
- Europa Verde: 2,2%
- +Europa: 2,2%
- La Sinistra: 2,0%
- Azione: 0,9%
- Altri: 5,5%
- Indecisi/astenuti: 38,8%
La Lega sta senza dubbio attraversando un periodo molto buio. Sempre più lontana da quelle percentuali che l’avevano fatta diventare il primo partito indiscusso, oggi, secondo i dati forniti dall’Istituto Ixè, perde consensi giorni dopo giorno. Con solamente il 24,3% delle preferenze (-0,7%), si avvicina molto pericolosamente al Partito Democratico che, al contrario, sembra finalmente essere interessato a guadagnare terreno. E infatti, rispetto alla scorsa settimana, guadagna lo 0,6%. Non si può dire invece lo stesso del Movimento 5 Stelle, che perde per strada oltre l’1% e si ferma così al 16,1% dei consensi. In calo anche Fratelli d’Italia, che con -0,2% resta bloccato al 14,2%. L’unico della coalizione di centrodestra a crescere è Forza Italia di Silvio Berlusconi, che questa settimana riesce a raggiungere il 7,9% delle preferenze. Molto bene anche Italia Viva, il partito che guadagna più di tutti: con il suo +0,8% cresce fino al 2,7%.
Subito dopo invece troviamo Europa Verde con il 2,2%, e con la stessa percentuale +Europa. La Sinistra si ferma al 2,0%, mentre Azione allo 0,9%. Ancora molto ampia la platea degli indecisi o degli astenuti: 38,8%.
Ultimi sondaggi politici, la fiducia nei leader
Le percentuali di fiducia che gli italiani ripongono nei leader politici:
- Conte: 56%
- Zaia: 51%
- Meloni: 33%
- Salvini: 29%
- Zingaretti: 25%
- Di Maio: 23%
- Berlusconi: 23%
- Renzi: 11%
I cittadini non hanno dubbi: il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è il leader in cui ripongono in assoluto più fiducia. Ed è così ormai da parecchi mesi, nonostante l’emergenza sanitaria, la crisi economica che avanza e alcune scelte a dir poco impopolari. Secondo gli ultimi sondaggi politici di Ixè, infatti, il 61% degli italiani considera molto (11%) o abbastanza positivo (50%) l’operato di Conte degli ultimi mesi, mentre solo il 21% lo giudica poco positivo, e il 13% per niente positivo. Dopo di lui troviamo Luca Zaia, il presidente della Regione Veneto, un uomo che sicuramente si è saputo distinguere durante l’emergenza. Terzo posto per Giorgia Meloni, che conquista il 33% degli italiani. La segue Matteo Salvini con il 29%, Nicola Zingaretti con il 25%, Luigi Di Maio e Silvio Berlusconi pari merito con il 23% delle preferenze. Ultimo, invece, si classifica Matteo Renzi che sembra piacere solamente all’11% degli intervistati.
Resta alto anche il dato della fiducia nel governo, con un giudizio positivo del 54% degli intervistati. Solo il 20% infatti dice di non avere nessuna fiducia e il 26% di averne poca nell’esecutivo guidato da Conte. Il sondaggio ha domandato anche ai cittadini chi ritenessero più adatto a guidare il Movimento 5 Stelle. Secondo il 58% il nuovo volto dovrebbe essere proprio il Premier Conte. Le percentuali poi si abbassano vertiginosamente: il 16% propone il nome di Luigi Di Maio, il 15% quello di Alessandro Di Battista. Per il 7% dovrebbe prendere le redini del partito il presidente della Camera dei deputati Roberto Fico, e per il 2% invece Vito Crimi, l’attuale capo politico ad interim.
Scenario politico
Lo scorso 13 giugno sono iniziati a Villa Pamphilj, a Roma, i tanto attesi “Stati generali dell’economia”. Sostanzialmente, una serie di incontri organizzati dal governo con le istituzioni internazionali, i sindacati e le associazioni di categoria per capire come rilanciare il Paese dopo (e durante) la crisi economica causata dall’emergenza coronavirus. Ufficialmente, infatti, si chiariamo “Progettiamo il rilancio” e si concluderanno questa domenica. L’iniziativa, tanto voluta dal Premier Conte, ha creato molte polemiche sia interne che esterne. Il presidente del Consiglio, infatti, è stato accusato dall’opposizione di voler creare una passerella personale, un modo per mettersi in mostra, con l’unico scopo appunto quello di conquistare qualche prima pagina. E proprio per questo motivo l’opposizione ha scelto di non collaborare, rifiutandosi di partecipare.
Anche all’interno della maggioranza, però, si è creata un po’ di burrasca: i primi critici infatti sono stati proprio il Partito Democratico e il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, i quali avevano paura che il governo pretendesse di elaborare una strategia solamente in qualche giorno. Dopo aver presentato le perplessità, però, sono arrivati i chiarimenti: il piano di rilancio economico sarà studiato nei prossimi mesi, e messo a punto attraverso una serie di passaggi. Tra i punti cardine, senza dubbio, c’è la questione dei Recovery Fund e di come questi fondi verranno utilizzati dall’Italia. Quello sarà il vero banco di prova del nostro Paese. Non ci si possono permettere errori. >>Tutti gli ultimi sondaggi elettorali