Cosa sta succedendo alla Lega? E’ chiaro che i giri di valzer di Matteo Salvini riguardo all’emergenza sanitaria, al chiudere o non chiudere, al coprifuoco sì coprifuoco no, stanno influenzando molto l’opinione pubblica. E, di conseguenza, la Lega sta perdendo notevolmente consensi. Sono lontane le percentuali della “maggioranza bulgara”. Ora, infatti, tra il Cartoccio e il Partito Democratico ci sono solamente 3,8 punti. A sottolineare questo andamento sono gli ultimi sondaggi politici realizzati da Swg per La7.
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Ultimi sondaggi politici, le percentuali dei partiti
Ecco le percentuali che, secondo gli ultimi sondaggi, i partiti raccoglierebbero se i cittadini fossero chiamati alle urne:
- Lega: 24,3%
- Partito Democratico: 20,5%
- Fratelli d’Italia: 15,7%
- Movimento 5 Stelle: 15,2%
- Forza Italia: 6,1%
- Sinistra It./MDP Art.1: 3,7%
- Italia Viva: 3,4%
- Azione: 3,2%
- +Europa: 2,1%
- Verdi: 1,7%
- Cambiamo!: 1,1%
- Altra lista: 3,0%
- Non si esprime: 40%
Come dimostra la rilevazione, la Lega sta soffrendo di un calo dei consensi. Ora, infatti, riesce a raccogliere solamente il 24,3% delle intenzioni di voto, stringendo sempre di più il divario che la distacca dal Partito Democratico. A sua volta, infatti, i dem riescono a conquistare il 20,5%, un dato che in realtà risulta essere più o meno stabile da ormai parecchi mesi. Anche questa settimana il terzo posto è occupato da Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, che con il suo 15,7% delle preferenze riesce a rimanere un gradino più in alto del Movimento 5 Stelle, fermo invece al 15,2%. Non è un buon periodo poi per il partito di Silvio Berlusconi: il suo Forza Italia, infatti, raduna solamente il 6,1% dei consensi. Sopra la soglia di sbarramento, infine, troviamo Sinistra It./MDP Art.1 con il 3,7%, Italia Viva di Matteo Renzi con il 3,4% e Azione di Calenda con il 3,2%.
Per quanto riguarda i partiti più piccoli, +Europa raccoglie il 2,1%, i Verdi si fermano all’1,7%, Cambiamo! all’1,1%. Ampia la platea di coloro che preferiscono non esprimersi: 40%.
Ultimi sondaggi politici, chi dovrebbe essere il leader del M5S?
Il sondaggio, inoltre, ha domandato agli elettori del Movimento 5 Stelle, e agli ex elettori, chi secondo loro dovrebbe essere oggi il leader del Movimento. Secondo il 32% degli intervistati, il nuovo volto dovrebbe essere quello di Giuseppe Conte. La percentuale tuttavia si abbassa se la stessa domanda viene posta agli ex elettori pentastellati: solo il 14%, infatti, è concorde. Secondo il 18% degli elettori (e il 21% degli ex), poi, a capitanare il partito dovrebbe essere invece Alessandro Di Battista. Il 14% riconosce invece ancora un ruolo dominante per Luigi Di Maio, ma quando lo si chiede agli ex elettori solamente il 4% lo gradirebbe.
L’11% darebbe a sua volta il proprio voto a Roberto Fico, ma anche in questo caso l’appoggio degli ex sarebbe minimo: 5%. Il 6% (e il 5% degli ex elettori) darebbe poi la sua fiducia alla sindaca Chiara Appendino. Ultimo posto invece per Beppe Grillo: solamente il 5% degli attuali elettori e il 4% dei vecchi lo vorrebbe vedere come leader del Movimento.
Scenario politico
L’ultimo Dpcm presentato dal governo lo si può definire un insieme di mezze misure. E’ come se da una parte si riconoscesse il problema, e dall’altra si avesse paura di affrontarlo. Probabilmente, è proprio così: sappiamo che un nuovo lockdown darebbe il colpo finale all’economia e alla mente di tutti i cittadini. Tuttavia, però, sappiamo anche che è la misura più concreta per evitare il contagio da coronavirus. Alla luce di tutto questo, una cosa sembra essere sempre più chiara: durante l’estate il virus ci ha concesso un attimo di tregua (o forse ce lo siamo presi riducendo notevolmente il numero dei tamponi effettuati). Per questo oggi dovrebbe essere impensabile farsi trovare impreparati di fronte a una seconda ondata già preannunciata.
L’esecutivo ha avuto svariati mesi per mettere insieme tutto il necessario per affrontare un possibile ritorno prepotente del coronavirus. E, a quanto, pare, non lo ha fatto. Anzi: continua a sostenere che tutto dipenderà dai cittadini. Questo sta facendo scaturire un sentimento di insoddisfazione che cresce a livello esponenziale, e contemporaneamente anche la sensazione di essere stati, in qualche modo, presi in giro. Qual è il rovescio della medaglia? Il negazionismo e la perdita di fiducia nei confronti delle Istituzioni. >>Tutti i sondaggi elettorali di UrbanPost