Omicidio Isabella Noventa, a pochi giorni dal verdetto della Cassazione Freddy Sorgato prova a ribaltare la ricostruzione dei fatti fornita alla magistratura. Nella memoria difensiva che il suo nuovo avvocato, Gianluigi Pieraccini, ha consegnato ai giudici sostiene infatti che la donna non sia morta all’interno della sua villa di via Sabbioni a Novena Padovana. L’ex autotrasportatore con la passione per il ballo chiama in causa anche un presunto “quarto uomo” coinvolto nella vicenda omicidiaria. Lo riferisce Quarto Grado che nella puntata del 30 ottobre scorso ha dedicato un focus al delitto di Padova.
La nuova clamorosa verità di Freddy Sorgato
Isabella, a suo dire, sarebbe morta in un campo poco distante dalla villa dove invece, secondo la Procura e i primi due gradi di giudizio, alla povera donna sarebbe stata tesa una trappola mortale orchestrata proprio da lui, Freddy, e sua sorella Deborah. Non ci sarebbe stato alcun gioco erotico (prima versione fornita da Sorgato). Dice adesso Freddy che avrebbe assistito all’omicidio ad opera di un misterioso quarto uomo. A suffragare le parole di Freddy, dunque, vi sarebbero un presunto testimone e anche una traccia biologica.
Il “quarto uomo” esiste davvero?
Freddy avrebbe assistito al delitto ma non avrebbe denunciato per uno stato confusionale esploso nella sua mente di fronte a un reato punito con l’ergastolo e anche per proteggere il vero assassino. E chi sarebbe questo assassino? Le carte della difesa suggeriscono due piste: quella della sorella di Freddy, Deborah Sorgato, e quella di un misterioso quarto uomo di cui Freddy avrebbe avuto paura. Un uomo di cui viene fatto nome e cognome e che non è mai stato sentito dagli inquirenti né tanto meno indagato.
Secondo la difesa di Freddy, quest’uomo avrebbe addirittura occultato il corpo di Isabella Noventa nei suoi terreni. “Chi sono questi Noventa? Non li ho mai visti […] E terreni non ne ho”, ha risposto il diretto interessato alla inviata del programma Mediaset che è riuscita a rintracciarlo. L’uomo si è detto estraneo ai fatti ed ha respinto ogni accusa mossagli da Freddy Sorgato.
Fu l’amica e complice dei fratelli Sorgato condannati a 30 anni di reclusione, Manuela Cacco, a riferire agli inquirenti che Freddy le apparve pallido e spaventato per avere assistito all’efferato omicidio della segretaria 55enne compiuto da Deborah Sorgato. Nell’impianto accusatorio della Procura dunque si ipotizzò che Freddy agì per occultare il cadavere (dopo avere ammesso che Isabella morì accidentalmente durante un gioco erotico finito in tragedia) al fine di proteggere sua sorella Deborah, esecutrice materiale del delitto.
L’indignazione del fratello di Isabella Noventa
“Se ci fosse questo quarto uomo perché lo tirano fuori a distanza di quasi cinque anni? Mi sembra che nell’indagine non appare nessun quarto uomo e nella telecamera di videosorveglianza non si vede un’altra auto. La difesa cerca di smontare tutto, ma in realtà stanno difendendo l’indifendibile”. Ha detto Paolo Noventa, fratello di Isabella, ai microfoni di Quarto Grado.
“Le prove sono schiaccianti … che non sia un gioco erotico è vero ma che ci sia un grosso segnale di premeditazione è provato, non vedo alternative alla riconferma della pena. È lui il mandante e l’assassino di mia sorella. Che sia stata la sorella a ucciderla ci credo. Freddy è un vigliacco non ha il coraggio di fare certe azioni. La sorella ha la colpa di aver ucciso materialmente ma lui peggio perché, quella sera portandola fuori, ha portato mia sorella al massacro”. Potrebbe interessarti anche —> «Isabella Noventa non è morta in villa», Freddy Sorgato colpo di scena prima della Cassazione