E’ arrivata ieri, 3 febbraio, l’approvazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco agli anticorpi monoclonali. Il presidente dell’Aifa Giorgio Palù si è adoperato “per spingere sul via libera agli anticorpi monoclonali”, ha detto all’Adnkronos Salute, e ha potuto contare sulla sensibilità del ministro della Salute Roberto Speranza. E’ “il tributo alle vittime che paghiamo ogni giorno”, ha detto Palù. “E’ una vittoria per l’Italia”, fa eco il virologo Guido Silvestri, docente alla Emory University di Atlanta. Silvestri però non perde l’occasione per ammonire gli oppositori degli anticorpi monoclonali. Si tratta di “una terribile sconfitta per la credibilità di molte persone”, ha scritto il patologo sui suoi canali social.
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Anticorpi monoclonali AIfa dà l’ok
L’Aifa ha approvato l’utilizzo degli anticorpi monoclonali, nello specifico quelli prodotti da Regeneron e da Eli Lilly. “Sono anticorpi derivati da un clone di linfociti B e hanno tutti la stessa specificità e la capacità di neutralizzare, di bloccare il legame tra il nuovo coronavirus e il suo recettore presente sulle cellule umane – ha spiegato Franco Locatelli a ‘Buongiorno’ su Sky Tg24. – Gli studi clinici fino a oggi prodotti dimostrano chiaramente che questo approccio può essere utile per prevenire la progressione della malattia, mentre l’efficacia nei malati gravi non è stata dimostrata”, ha puntualizzato il presidente del Css.
Le polemiche sui ritardi
Il virologo Guido Silvestri, promotore dell’utilizzo degli anticorpi monoclonali da tempo, plaude alla decisione dell’Aifa. Ma si toglie tutti i “sassolini dalla scarpa”, accusando i detrattori degli anticorpi di aver rallentato inutilmente il processo di approvazione. Tramite Silvestri, infatti, il Chief Scientific Officer di Lilly Dan Skovronsky aveva offerto gratuitamente all’Italia decine di migliaia di dosi di prodotto per uno studio clinico. Gli indugi sull’approvazione degli anticorpi monoclonali giravano attorno all’Ema, la cui approvazione era attesa dall’Aifa. “Ma ora ci sono dati inoppugnabili”, assicura il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco.
Il virologo Silvestri punta il dito contro i media
Silvestri punta il dito contro “i media mainstream italiani”. “A partire da Corriere della Sera, Repubblica e Rai, che per settimane hanno bellamente ignorato l’inchiesta giornalistica scritta per Il Fatto Quotidiano da Thomas Mackinson, un giornalista serio e preparato, dando invece risalto senza contraddittorio a quel famoso (ora possiamo dire famigerato) comunicato stampa di Aifa del 22 dicembre scorso, in cui si diceva che bisognava aspettare Ema come poi smentito da Pani, Palù, Lorenzin e Ricciardi”.
“Adesso che c’è la rincorsa a elogiare gli anticorpi, e a far notare che si usino già allo Spallanzani per i soggetti con Covid e immunodeficienza“, osserva ancora il virologo, “bisogna ricordare che proprio il direttore dello Spallanzani, il dottor Giuseppe Ippolito, membro del Cts, si era adoperato durante la riunione del 29 ottobre affinché Aifa negasse l’autorizzazione al trial clinico pragmatico di LY-CoV55”. Così puntualizza critico Silvestri.
Buone notizie
Nonostante le polemiche, Guido Silvestri si lascia andare a un commento ottimista. “Speriamo che si possa finalmente fare di questi benedetti anticorpi un’arma importante nella nostra battaglia contro Covid-19, a complemento della grande cavalleria dei vaccini, che giorno dopo giorno sta ricacciando il virus verso la sua sconfitta finale”. >> Tutte le news di UrbanPost