Spionaggio russo in Italia, “la vicenda è molto più grave di quanto si dice. C’è una partita geopolitica nel cortile di casa nostra. L’Europa rischia di perdere la sua influenza nel Mediterraneo”. Sono parole di Stefania Craxi, senatrice di Forza Italia e vicepresidente della commissione Esteri del Senato, intervenuta oggi su Radio Cusano Campus. (prosegue dopo la foto)
Spionaggio russo in Italia, Craxi (FI): ” Ci sono dei precedenti, c’è una partita geopolitica molto importante in corso nel cortile di casa nostra”
Stefania Craxi a partire dalla vicenda dello spionaggio russo in Italia con l’arresto dell’ufficiale di Marina Walter Biot, fa un’analisi sui rapporti Russia-Italia all’interno della più ampia cornice della politica estera dell’Occidente nell’era post-Trump. “Ci sono stati dei precedenti, non è la prima notizia di questo genere”, ha affermato Craxi in riferimento all’episodio di spionaggio accertato dal Ros dei Carabinieri su mandato della Procura di Roma.
“Questa vicenda non la ritengo grave solo dal punto di vista dei rapporti bilaterali con un Paese che l’Italia ha sempre considerato amico, ma anche perché mi fa pensare che ci sia una partita geopolitica molto importante in corso nel cortile di casa nostra”, afferma Craxi. “Nel momento in cui gli Usa respingono la Russia e la incasellano tra i nemici dell’Occidente – prosegue la senatrice di FI – spingono la Russia sul fronte asiatico. La Cina ha già invaso l’Africa con un capitalismo estrattivo che tutto prende e nulla lascia, la Russia sta giocando una partita mediterranea, se l’Europa perdesse l’Africa e il Mediterraneo perderebbe anche la sua naturale area di influenza. Per questo – afferma Craxi – dico che bisogna porsi il tema di rinforzare l’impegno europeo nella Nato, come del resto ci stanno chiedendo i presidenti americani”.
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La visita in Libia di Draghi e Di Maio e l’inesistente politica estera comune europea
Stefania Craxi ha anche parlato della visita in Libia di Draghi e Di Maio. “La Libia è il paradigma dell’impossibilità dell’Europa di avere una politica estera comune”, ha detto la senatrice azzurra. “In Libia ogni Paese europeo ha perseguito i propri interessi. E’ stato anche il paradigma della nostra ormai fallita velleità di essere leader nel Mediterraneo”.
“Quando siamo stati trascinati nell’attacco in Libia contro Gheddafi – ha osservato Craxi – abbiamo commesso un atto terribile. Qualche mese prima di quell’attacco avevamo firmato un patto di cooperazione ed amicizia che addirittura ci impegnava a scendere in campo a fianco della Libia in caso di attacco esterna. Come pensate che adesso guardino l’Italia i libici? Poi conclude: “Penso che Draghi abbia ben in testa che la Libia dovrebbe essere un punto fondamentale dell’agenda interna, ma non abbiamo più quel rapporto speciale che avevamo con la Libia”.