Vaccini in azienda. Se a giugno arriveranno tutte le dosi previste, a cominciare dal mese prossimo, potranno prendere il via le somministrazioni anche sul posto di lavoro. È già pronto il documento dell’Inail, redatto insieme ai tecnici dei ministero di Salute e Lavoro e alla Conferenza delle Regioni. Si partirà da supermercati e trasporti, poi toccherà a chi lavora nella ristorazione. L’annuncio è arrivato dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando, che ha trasmesso il documento contenente le indicazioni per la vaccinazione anti Covid nelle aziende alle Regioni.
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Vaccini in azienda quando si parte e come funziona
«Siamo pronti ad avviare la campagna vaccinale, contestualmente alla disponibilità di dosi», ha detto su Facebook il ministro del Lavoro, Andrea Orlando. «Sarà una rete che si affianca a quella fin qui utilizzata, offrendo uno strumento in più e regole per la sicurezza dei lavoratori. La ripartenza del Paese corre se garantiamo anche ai lavoratori una protezione dal virus, mettendoli in sicurezza», ha spiegato il 52enne. Si comincerà «da coloro che in questi mesi di emergenza sanitaria hanno contribuito a non far fermare il Paese nei settori essenziali: dai lavoratori del commercio al dettaglio e della grande distribuzione nel settore alimentare, agli addetti ai trasporti, dai lavoratori della ristorazione ai servizi alla persona». Risposte ci sono state: «Numerose da parte di aziende, imprese, attività private», che fanno capire che «che dai lavoratori e dagli imprenditori può arrivare un importante contributo per raggiungere gli obiettivi della campagna vaccinale».
Figliuolo: “L’idea è di dare da giugno un via libera in maniera parallela, ovvero su tutte le classi d’età, e multipla, aprendo nuovi hub come nelle aziende”
Vaccini in azienda ovviamente soltanto dopo aver messo in sicurezza gli over 65 e i più fragili. Questa la puntualizzazione del commissario per l’emergenza straordinaria, il generale Francesco Figliuolo, che è dell’avviso che anche per le somministrazioni sul lavoro sia necessario seguire un metodo ben preciso. “L’idea è di dare da giugno un via libera in maniera parallela, ovvero su tutte le classi d’età, e multipla, aprendo nuovi hub come nelle aziende”, ha detto Figliuolo. In cima alla lista delle priorità per quanto riguarda il vaccino in azienda ci sarebbero l’industria alimentare, il comparto della raccolta rifiuti, il settore dei trasporti, dei servizi postali, della ristorazione, del turismo e del commercio. Leggi anche l’articolo —> Covid in Italia: oggi 7.567 casi e 182 morti, calano ancora i ricoveri in terapia intensiva