Donnarumma Juve è cosa fatta? Non è ancora detto ma tutto lascia intendere che il 22enne portiere della Nazionale, dopo aver rotto con il Milan, la squadra in cui è cresciuto, approderà alla corte della Vecchia Signora del calcio. “Fino all’ultimo ho sinceramente sperato che il cuore prevalesse su tutto il resto, ma i fatti mi hanno dato torto”, dice Giovanni Galli, consigliere regionale della Toscana ma indimenticato numero 1 rossonero e della Nazionale di calcio italiana. (continua a leggere dopo la foto)
“La scelta di Donnarumma delude tantissimi tifosi milanisti che già sognavano di vederti come nuova bandiera della squadra rossonera. D’altronde, sei cresciuto in questo club che ti ha sempre trattato nel migliore dei modi e non meritava di essere ripagato in questa maniera”. Sono parole dure quelle scelte da Galli per commentare il divorzio Donnarumma-Milan.
Donnarumma Juve è cosa fatta? Il livoroso addio dei tifosi rossoneri a “Dollarumma”
Sotto accusa da parte di Galli, ma anche di migliaia di tifosi che in questi giorni stanno inondando di commenti i Social e i siti sportivi, l’atteggiamento “avido” e “infedele” del giovane portiere rossonero. Qualcuno arriva addirittura a chiamarlo “Dollarumma”, per via delle richieste economiche legate al rinnovo del suo contratto con il Milan.
Gigio Donnarumma è stato forse manovrato dal suo procuratore? E’ sopravvalutato?. Interrogativi che non trovano risposta nelle parole di Giovanni Galli, ma tra i tifosi rossoneri con il disappunto cresce anche il disincanto: sono già pronti a salutare il nuovo numero 1 per la prossima stagione, il francese Mike Maignan. La notizia dell’ingaggio del ventiseienne portiere del Lille, come quella dell’addio di Gigio, è ufficiale da ieri.
“Caro Gigio, l’attaccamento ad una maglia, da te spesso orgogliosamente baciata, non esiste davvero più?”
“Sono fermamente convinto che se non avessi avuto determinate pressioni (!) non avresti avuto nessun dubbio a rimanere a Milano”, afferma Giovanni Galli rivolgendosi direttamente a Gigio Donnarumma. Invece, dopo la sofferta, quanto meritata conquista di un posto in Champions, decidi di salutare tutti per approdare altrove. Ma, caro Gigio, l’attaccamento ad una maglia, da te spesso orgogliosamente baciata, non esiste davvero più?”
“Apprezzo molto – prosegue l’ex portiere rossonero – il modo davvero elegante in cui Paolo Maldini ha trattato questa vicenda; ecco, penso che da un campione come lui, avresti dovuto prendere ispirazione, anche e soprattutto fuori dal campo. Il fondamentale fattore umano non dovrebbe mai essere calpestato ma ognuno agisce secondo la propria coscienza. Insomma, è un vero peccato che tu abbia deciso di lasciare il Milan; spero solo che tu non debba pentirti della scelta fatta”.