Chi è Alessandro Barbero, storico, accademico e scrittore italiano, contrario all’uso del Green Pass nelle università? Ripercorriamo insieme la sua lunga carriera, le partecipazioni in programmi tv di carattere scientifico e sintetizziamo la sua posizione contro il certificato verde vaccinale.
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Alessandro Barbero: tutto sul prof che ha conquistato il web
Alessandro Barbero, docente ordinario di Storia Medievale all’Università del Piemonte Orientale, ha sottoscritto assieme ad oltre 150 insegnanti un manifesto contro l’introduzione dell’obbligatorietà del certificato verde vaccinale negli atenei. A detta loro il Green Pass è discriminatorio: «Tutti noi reputiamo ingiusta e illegittima la discriminazione introdotta ai danni di una minoranza, in quanto in contrasto con i dettami della Costituzione (art. 32: ‘Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana’) e con quanto stabilito dal Regolamento Ue 953/2021, che chiarisce che ‘è necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono state vaccinate’ per diversi motivi o ‘che hanno scelto di non essere vaccinate’». Nel caso specifico delle università «i docenti sottoscrittori di questo pubblico appello ritengono che si debba preservare la libertà di scelta di tutti e favorire l’inclusione paritaria, in ogni sua forma. Nella situazione attuale, o si subisce il Green Pass, oppure si viene esclusi dalla possibilità di frequentare le aule universitarie e, nel caso dei docenti, si è sospesi dall’insegnamento: tutto questo viola quei diritti di studio e formazione che sono garantiti dalla Costituzione e rappresenta un pericoloso precedente», si legge nel manifesto. Da qui l’invito affinché si avvii «un serio dibattito politico, nella società e nel mondo accademico tutto», spiegano Barbero e gli altri docenti. Veniamo ora al suo percorso di studi e alla carriera, svelando qualche curiosità su di lui.
La laurea in Lettere con una tesi sul Medioevo
La popolarità di Alessandro Barbero arriva grazie ad internet: il docente di Storia Medievale ha guadagnato la sua fama pubblicando lezioni e conferenze su YouTube. L’arte oratoria molto particolare, unita alla semplicità con cui tratta argomenti anche complessi (e possiamo dirlo, talvolta noiosi) gli fa conquistare le simpatie di decine di utenti. Diventa così l’insegnante più amato del web. Alessandro Barbero nasce il 30 aprile del 1959 a Torino. Sin da bambino manifesta un’innata passione per lo studio, in particolare per la storia. Decide così di iscriversi al Liceo classico Cavour. Curioso, brillante e intelligente opterà dopo il diploma per la facoltà di Lettere. Nel 1981 si laurea così con una tesi in storia medievale presso l’Università degli Studi di Torino. Il suo relatore era Giovanni Tabacco. Dopo aver conseguito il dottorato alla Scuola Normale Superiore di Pisa nel 1984, ha vinto il concorso per un posto di ricercatore in storia medievale all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Dal 2002 è ordinario di Storia Medievale al Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro.
Alessandro Barbero e i tanti riconoscimenti ricevuti
Dal 2010 è socio effettivo della Deputazione Subalpina di storia patria. È stato membro del comitato direttivo del Premio Strega, da cui si è dimesso nel marzo 2013. Fa parte del comitato di redazione della rivista Storica. Barbero collabora con la rivista “Medioevo”, il quotidiano “La Stampa” e il suo inserto “Tuttolibri”, e la “Domenica” del “Sole 24 Ore”. Nel corso della sua vita ha ricevuto vari riconoscimenti: nel 2012 il prestigioso Premio Le Goff; nel 2018 il Premio Alassio per l’informazione culturale; nel 2020 il “Testimone del Tempo” durante la 53ª edizione del Premio Acqui Storia. Come dicevamo, il suo successo è legato anche al mondo del web. Le sue lezioni caricate su YouTube sono ormai un fenomeno cult per gli appassionati di storia e non solo. Vera e propria cultura pop, verrebbe da dire. Tra gli argomenti da lui trattati la storia greca e romana, ma anche le guerre napoleoniche, il Risorgimento, la prima e la seconda guerra mondiale e la Resistenza italiana. La maggior parte di queste conferenze registrate provengono da interventi tenuti durante festival culturali, come il “Festival della Mente” di Sarzana.
Curiosità, pubblicazioni e vita privata
Tra i suoi scritti il Dizionario del Medioevo, uscito nel ’94, in coppia con Chiara Frugoni. Nel 2000 la pubblicazione di una biografia su Carlo Magno. Tanti i saggi di carattere storico dedicati alla sua amata regione, il Piemonte. Nel 1996 Alessandro Barbero ha vinto il Premio Strega con il romanzo Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo. Nel 2011 l’uscita del romanzo storico Gli occhi di Venezia, con cui si è aggiudicato il “Premio Alessandro Manzoni – Città di Lecco”. Curiosità? In passato si è trovato a lavorare spesso con Piero Angela al programma “Superquark”. Dal 2013 al 2017 è stato membro del comitato scientifico della trasmissione Rai 3 Il tempo e la storia, mentre dal 2017 è tra i componenti di quello di Passato e presente. Dal 2013 è conduttore del programma a.C.d.C. in onda su Rai Storia. Nello stesso canale, nel 2020 è andato in onda il documentario da lui condotto Alighieri Durante, detto Dante. Chiudiamo con la vita privata: il professore è assai riservato, ma sappiamo che è sposato. La moglie si chiama Flavia e lo accompagna spesso a convegni e altri eventi pubblici. Hobby e passatempi? Troviamo il birdwatching, i giochi di ruolo e gli archivi storici che ormai non sono solo parte del lavoro. Leggi anche l’articolo —> Silvana Cirillo, “Lettere da una terrazza” réverie di nostalgia e desideri [INTERVISTA]