Covid, via libera alla terza dose per fragili di ogni età e over 60. Nella tarda giornata il Ministero della Salute ha emanato una nuova circolare che, alla luce delle ultime deliberazioni di Ema, allarga la platea delle persone che potranno ricevere il richiamo. La terza dose (booster), come si legge nel documento, “va somministrata sempre dopo almeno sei mesi dal completamento del ciclo primario di vaccinazione”. Secondo il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza, “per ora non si pensa a un richiamo universale su tutta la popolazione”.
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Terza dose per over 60 e fragili di ogni età: via libera del Ministero del Salute
Over 60 terza dose di vaccino, c’è l’ok dell’Aifa. “Alla luce delle ultime deliberazioni di EMA via libera alla terza dose (booster) di vaccino per i fragili di ogni età e per tutti gli over 60 sempre dopo almeno sei mesi dal completamento del ciclo primario di vaccinazione”, si legge nel comunicato del ministero della Salute che dà notizia della circolare diffusa nella tarda serata di ieri. Chi dovrà sottoporsi al terzo richiamo? Quelle persone che presentano condizioni concomitanti o preesistenti di elevata fragilità. Vale a dire chi soffre di malattie respiratorie (fibrosi polmonare idiopatica; Malattie respiratorie che necessitino di ossigenoterapia); malattie cardiocircolatorie (scompenso cardiaco in classe avanzata; Pazienti post-shock cardiogeno); malattie neurologiche (sclerosi laterale amiotrofica e altre malattie del motoneurone; sclerosi multipla; distrofia muscolare; paralisi cerebrali infantili; miastenia gravis; patologie neurologiche disimmuni). Anche altre patologie quali il diabete e altre endocrinopatie severe, malattie epatiche, cerebrovascolari, anemia grave, fibrosi cistica; sindrome di Down; obesità e disabilità fisica, sensoriale, intellettiva e psichica.
Un provvedimento quello del Ministero che arriva quando sono ancora 8,4 milioni gli italiani gli italiani over 12 che non hanno ricevuto alcuna dose. Fra questi, soprattutto i 229.844 over 80, i 483.149 tra i 70 e i 79 anni, gli 839.670 60-69enni, il milione e 435.196 tra i 50 e i 59 anni. Volano le immunizzazioni per gli adolescenti, con 2,8 milioni di 12-19enni (il 62%) già vaccinato.
Rezza: «Non si pensa per un momento ad un richiamo generalizzato»
«Per merito dei vaccini la pandemia è sotto controllo, la fine è in vista. La cooperazione tra governi e imprese ha dimostrato di poter salvare vite umane», ha detto ieri il presidente del Consiglio Mario Draghi. Parole forti che arrivano come un ulteriore invito agli Italiani a vaccinarsi. Resta intanto stabile a 0.83 l’indice Rt, mentre l’incidenza scende a 34 casi settimanali per centomila abitanti contro i 37 per centomila di 7 giorni fa. “Non si pensa per il momento a un richiamo generalizzato, universale, da effettuare su tutta la popolazione, anche perché molti giovani sono stati vaccinati pochissimo tempo fa e non ne hanno sicuramente bisogno”, ha precisato il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza. Quanto al fatto che l’Ema si sia detta favorevole alla terza dose per tutta la popolazione over 18, Rezza ha chiarito come “favorevole” significhi “che c’è la possibilità di vaccinare con un booster di richiamo”.