Aumentano i casi di Covid in Italia, gli ospedali son tornati ad essere sotto pressione. Uno scenario quello delle feste di Natale preoccupante: il rischio è che molte Regioni passino presto in zona gialla. Stando al monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe nell’ultima settimana si è registrato un incremento del +22,4% dei nuovi casi rispetto alla precedente; +12% i decessi, +16,3% i ricoveri e +13,6% le terapie intensive. «Con il trend attuale di crescita dei nuovi casi, anche se l’impatto sugli ospedali è ‘ammortizzato’ dai vaccini, nelle prossime 4 settimane diverse Regioni cambieranno colore», ha dichiarato il presidente Nino Cartabellotta.
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Covid, in Italia contagi e ricoveri in aumento: diverse regioni a rischio giallo per Natale
Il report, diffuso tra i tanti da “TgCom24”, chiarisce che in Italia al momento sono cinque le Regioni sopra quota mille nuovi contagiati: Veneto (+1.928 casi con tasso 5,3% calcolato su 36.256 test), Emilia-Romagna (+1.656 casi con tasso 7,7% su 21.507 test), Lombardia (+1.486 casi con tasso 3% su 50.122 test), Lazio (+1.376 casi con tasso 5% su 27.201 test) e Piemonte (+1.215 casi con tasso 2,5% su 48.798 test). Nel nostro Paese finora son due le regioni in giallo: il Friuli Venezia Giulia (15% di intensive e 23% di ricoveri ordinari, con il rischio di scivolare in arancione nelle prossime settimane) e la Provincia di Bolzano (17% intensive e 19% ricoveri). A queste si aggiunge la Provincia di Trento, dove le rianimazioni sono pari al 17% e i ricoveri ordinari al 12%. Non meno gravi le situazioni del Veneto (12% di intensive, 11% ricoveri ordinari), Marche, Liguria e Lazio. Ad un passo dalla zona gialla anche la Calabria, con il 17% di ricoveri ordinari e le intensive al 9%. Lontana dai parametri che indicano lo scatto in zona gialla, ma non di molto, la Lombardia: le terapie intensive (al 9%) e i ricoveri ordinari (al 13%) in aumento. Se il trend non si dovesse invertire, tutte queste Regioni saranno costrette a trascorrere il Natale in giallo.
Cosa sappiamo della variante Omicron
Colpa della variante Omicron? Rassicurazioni sulla mutazione son arrivate in queste ore dal professor Bassetti: “È meno aggressiva dati odierni. Cosa ne sappiamo oggi? Ho sentito il mio collega Adrian Brink, infettivologo in Sud Africa. Hanno casi meno gravi, anche nei non vaccinati. Quindi sembra meno aggressiva della Delta e delle altre varianti”, ha scritto sui social l’infettivologo e direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’ospedale San Martino di Genova. “Non sappiamo se la variante Omicron rimpiazzerà Delta per Natale, può succedere. Ma non ne siamo certi”, le parole di Marco Cavaleri, responsabile della task force vaccini anti-Covid, facendo il punto sulla diffusione della variante in Europa. “Siamo nella quarta ondata, l’unico modo per piegare la curva è la combinazione tra alto tasso di vaccinazioni e misure. Dobbiamo vaccinare il più alto numero possibile di cittadini”, ha ribadito Cavaleri. Leggi anche l’articolo —> Vaccini anti-Covid: in Lombardia sarà possibile farli nei supermercati e in metro